Un’aggressione brutale, un furto violento e l’arresto di due uomini che ora si trovano dietro le sbarre del carcere di Bancali. È questo il resoconto di una serata di ordinaria criminalità che ha scosso il centro storico di Sassari il 3 novembre scorso.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Sassari, la vittima, un giovane, è stata avvicinata dai due uomini, presumibilmente per una questione di denaro. Quello che è accaduto dopo non lascia spazio a interpretazioni: il ragazzo è stato colpito, derubato della sua catenina d’oro e delle chiavi dell’auto.
I due, senza alcuno scrupolo, sono fuggiti via a bordo della vettura appena sottratta.
Immediata la denuncia della vittima, che ha permesso ai carabinieri di avviare una rapida indagine. Grazie a una tempestiva attività investigativa, gli autori della rapina sono stati identificati, rintracciati e arrestati. L’auto è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario, ma resta l’amarezza per un gesto tanto vigliacco quanto premeditato.
Il gip del tribunale di Sassari ha disposto il trasferimento dei due nel carcere di Bancali, dove attenderanno l’esito del processo. Un episodio che getta luce su una criminalità che si fa sempre più spavalda, anche nei luoghi centrali della città.
Cosa spinge a tanta violenza per una manciata di soldi o un oggetto di valore? Forse la risposta non è così semplice, ma resta una riflessione aperta: episodi come questo continuano a minare la sicurezza e la serenità di una comunità già provata.