A Sassari prende forma una nuova visione dei cimiteri: meno consumo di suolo, spazi razionalizzati e l’apertura a diverse comunità religiose. L’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Sanna, ha tracciato un bilancio positivo durante l’audizione di oggi davanti alla commissione consiliare presieduta da Melania Delogu, sottolineando come la crescita delle cremazioni e il riutilizzo delle concessioni scadute stiano favorendo una gestione più sostenibile.
«Grazie alla crescita esponenziale delle cremazioni e alla riassegnazione degli spazi per cui sono scadute le concessioni si sta concretizzando quel processo di razionalizzazione che ci consente di evitare, da un lato, un ulteriore consumo di suolo e, dall’altro, la desertificazione e l’abbandono di aree cimiteriali già edificate», ha spiegato Sanna.
La gestione, affidata alla società Servizi Cimiteriali Sassari srl tramite un’operazione di project financing, prevede un investimento complessivo di 7 milioni e mezzo di euro nell’arco di 25 anni, con interventi già completati per oltre 3 milioni di euro.
Tra le novità, spicca la creazione di un’area multietnica pensata per rispondere alle esigenze delle diverse comunità religiose presenti sul territorio. Un segnale di inclusività che sottolinea l’impegno del Comune nel garantire uno spazio dignitoso per tutti i defunti, indipendentemente dalla loro confessione religiosa.
Secondo Sanna, l’obiettivo è «ampliare i servizi garantendo standard elevati di manutenzione e razionalizzazione, senza dover ricorrere a nuove aree edificabili». Questa strategia risponde a una duplice esigenza: rispettare l’ambiente e risolvere il problema della saturazione degli spazi, evitando di compromettere ulteriormente il suolo urbano.
Il modello adottato a Sassari punta anche sulla digitalizzazione e sull’efficienza operativa.
La società che gestisce il servizio ha infatti introdotto nuovi strumenti per facilitare la gestione delle concessioni, delle estumulazioni e delle cremazioni, semplificando i rapporti con i cittadini e ottimizzando le risorse.
L’assessore ha concluso sottolineando come l’attuale gestione rappresenti «un esempio di equilibrio tra passato e futuro: preserviamo la memoria storica della città, ma lo facciamo guardando avanti, in un’ottica di sostenibilità e rispetto delle esigenze moderne».
Mentre altre città italiane si trovano ancora a fronteggiare cimiteri al collasso, Sassari sembra aver trovato una strada concreta per evitare il consumo eccessivo di suolo e, al contempo, garantire servizi adeguati. Una lezione che potrebbe fare scuola.