Il mancato rinnovo della convenzione per il delegato paesaggistico mette in difficoltà tecnici, imprese e cittadini a Castelsardo. Scaduto il 27 novembre, l’accordo con il Comune di Santa Teresa Gallura garantiva un professionista incaricato di esaminare le pratiche edilizie, velocizzando gli iter burocratici e assicurando tempi certi per l’ottenimento dei titoli abilitativi. Oggi, però, il servizio è fermo e la situazione sta creando disagi evidenti.
Secondo l’ex sindaco Antonio Maria Capula, la convenzione, istituita nel 2021, aveva rappresentato un passo avanti fondamentale per snellire il lavoro amministrativo. “Nel 2021 non disponevamo ancora di una struttura interna con figure specializzate in grado di gestire autonomamente la tutela paesaggistica – spiega Capula – così attivammo il servizio in gestione associata, con un costo di appena 3.500 euro annui per le casse comunali.”
Il sistema, sottolinea, permetteva di rispondere alle esigenze di tecnici e cittadini, riducendo i tempi di attesa per le autorizzazioni, spesso necessarie per accedere a bonus e agevolazioni fiscali.
Oggi, però, il quadro è cambiato. La nuova amministrazione non ha ancora né rinnovato la convenzione con Santa Teresa né avviato la nomina del tecnico comunale già in forze, lasciando la città senza una figura chiave per la gestione delle pratiche edilizie. Nonostante un’interrogazione presentata dall’opposizione lo scorso giugno, la risposta ricevuta è stata vaga: “Stiamo valutando l’opportunità del rinnovo della convenzione.”
Ma, a distanza di mesi, il disagio cresce. “Le segnalazioni dei cittadini e dei tecnici si moltiplicano – denuncia Capula – e l’amministrazione sembra ferma. Abbiamo quindi presentato una mozione per impegnare il sindaco e la giunta a trovare una soluzione rapida.”
L’opposizione chiede che la città torni ad avere al più presto il delegato paesaggistico, figura ritenuta essenziale per garantire efficienza amministrativa e tempistiche certe per i progetti edilizi. La mozione sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, dove si attendono risposte definitive. Per ora, però, la situazione resta sospesa, e i cittadini continuano a pagare il prezzo dell’incertezza amministrativa.