La Brigata Sassari è tornata. Con il rientro dei primi ottanta uomini e donne dalla missione UNIFIL in Libano, la Sardegna si stringe attorno ai suoi soldati, che per sei mesi hanno rappresentato l’Italia in uno dei teatri più difficili del Medio Oriente. Un contributo decisivo per la stabilità di una regione strategica, reso possibile dal coraggio e dalla professionalità che da sempre caratterizzano i Sassarini.
Nel mezzo di conflitti che infiammano il mondo e mietono vittime innocenti, i Sassarini hanno fatto la differenza. Non solo difesa e sicurezza: il loro operato ha portato supporto alla popolazione locale, dimostrando che la pace non è solo una parola, ma un impegno concreto.
Fratelli d’Italia Alghero non ha esitato a esprimere tutto il suo orgoglio: “Alghero vi accoglie con gratitudine – dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino del partito – La Sardegna e l’Italia sono fiere dei nostri militari, che anche in questa missione hanno dimostrato straordinaria dedizione, garantendo sicurezza in un’area vitale anche per noi”.
Il capogruppo in Consiglio comunale, Alessandro Cocco, aggiunge: “Il rientro della Brigata Sassari è motivo di orgoglio. I loro sacrifici e il loro impegno sono un vanto per la Sardegna e per tutto il Paese. Li ringraziamo per aver portato alto il nome della nostra terra”.
Ad accoglierli, oltre ai familiari e agli amici, anche le delegazioni di Fratelli d’Italia Alghero e Sassari, con i membri del direttivo Alessio Auriemma e Luigi Gavitelli. Presente una folla di cittadini, orgogliosi di stringersi intorno a chi, con determinazione, ha rappresentato la Sardegna nel mondo.
Un momento che va oltre il semplice rientro: è la testimonianza viva di cosa significa dedicare la propria vita alla difesa dei valori, della sicurezza e della pace. Un esempio che continuerà a ispirare nuove generazioni.