Non c'è pace per il mercato del Primo Pescato di Alghero. Stavolta, a scuotere la già delicata situazione, è stato uno sversamento fognario che ha invaso gli spazi interni della struttura, gettando nello sconforto gli operatori e sollevando allarmi igienico-sanitari. Ma, invece di rimboccarsi le maniche e affrontare la questione con concretezza, la politica algherese ha preferito rifugiarsi nel solito scambio di comunicati, litigi e accuse incrociate.
Christian Mulas, presidente della Commissione Consiliare Igiene, Sanità e Ambiente, ha denunciato il problema con un comunicato in cui si è detto "costretto a intervenire" per segnalare la gravità della situazione e invocare un "intervento urgente" da parte del Comune. Una richiesta che ha subito innescato la replica piccata del comitato femminile di Orizzonte Comune. Le tre firmatarie – Camerada, Casini e Cigliano – hanno ribattuto, accusando Mulas di ignorare che la rete fognaria è responsabilità di Abbanoa e definendo "imbarazzante" il suo appello agli uffici comunali. Non sono mancate le stoccate, culminate in un dubbio sarcastico: "Era proprio necessario fare un comunicato?"
Mulas, dal canto suo, ha risposto con un tono altrettanto tagliente, ribadendo che la manutenzione della struttura è competenza comunale e puntualizzando di non aver mai ventilato un'uscita dalla maggioranza. Con una punta velenosa, ha ricordato che "senza i miei voti e quelli del mio gruppo, il partito delle signore non avrebbe alcuna rappresentanza in Consiglio". Infine, ha liquidato la polemica suggerendo un "buon analgesico" a chi si sentisse turbato dalle sue parole.
E nel frattempo? Mentre i politici si dilettano a scrivere lunghi comunicati intrisi di ego e recriminazioni, chi lavora al mercato è costretto a fronteggiare una situazione che non si risolve con le chiacchiere. Le feci rimangono lì, a invadere spazi che dovrebbero essere sinonimo di igiene e sicurezza alimentare. E il Comune? L'azienda Abbanoa? La Asl? Tutti assenti all'appello.
La verità è che il mercato del Primo Pescato è lo specchio di una politica incapace di andare oltre il teatrino.
Al posto di un’azione concreta – un intervento immediato coordinato con il sindaco e l’assessore di competenza per coinvolgere Abbanoa e Asl – assistiamo a un ping-pong di accuse che non serve a nulla. È questa la risposta che meritano gli algheresi? Una politica autoreferenziale che si perde in questioni di simboli, maggioranze e comunicati inutili? Se ne perde è solo la credibilità – ammesso che ce ne fosse ancora.