È bastato che i sindacati occupassero l’assessorato al Lavoro perché si scatenasse la rissa istituzionale tra Desirè Manca, assessora regionale, e Marina Calderone, ministra del Lavoro. Da un lato c’è Manca che, senza fronzoli, punta il dito contro la collega romana: «A seguito dell’incontro tenutosi presso l’assessorato del Lavoro con la ministra Calderone il 9 dicembre scorso, con pec inviate alla stessa ministra in data 12 dicembre 2024 e 9 gennaio 2025 – spiega l’assessora – non solo abbiamo sollecitato un ulteriore incontro, che reiteriamo in data odierna, ma abbiamo chiesto informazioni certe in merito all’utilizzo delle risorse statali per consentire la proroga del trattamento di integrazione salariale straordinaria in favore delle imprese che insistono nelle aree di crisi complessa e che sono in attesa di una convocazione per la concessione dell’ammortizzatore. Nonostante ciò le nostre richieste sono rimaste inevase». E rincara la dose: «L’autorizzazione all’utilizzo delle risorse residue, e pertanto l’emanazione del decreto di concessione dell’ammortizzatore sociale, è esclusiva competenza del Ministero del Lavoro».
A stretto giro, Calderone non le manda certo a dire: «Ho letto con sconcerto le gravi parole del neoassessore al lavoro della Regione Sardegna. Capisco la confusione in assessorato, ma è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità fornendo informazioni corrette». E ancora: «In attesa del citato decreto è, tuttavia, riconosciuta alla Regione Sardegna la possibilità di destinare le risorse residue, derivanti da finanziamenti precedenti, e quindi di poter tutelare le aziende del territorio operanti in aree industriali di crisi complessa che chiederanno la prosecuzione del trattamento Cigs a decorrere dall’1 gennaio 2025.
Il Ministero è ancora in attesa del piano di politiche attive che deve essere formulato dalla Regione Sardegna».
Non pago, il neoassessore replica di nuovo in serata, sferzando la ministra: «Le informazioni contenute nella nota della ministra Calderone avrebbero dovuto essere comunicate a questo Assessorato, così come richiesto in più occasioni, con largo anticipo e non soltanto oggi a seguito dell’occupazione dei nostri locali da parte dei sindacati. Con grande rammarico e sconcerto apprendo che la ministra mi attribuisce gravi affermazioni. Riportare una realtà oggettiva dei fatti, ovvero comunicare con trasparenza alle parti sociali di non avere ricevuto risposte a fronte di numerose sollecitazioni, corrisponde al vero». L’assessora Manca aggiunge infine che «come risulta dall’accordo sottoscritto in data 10 gennaio 2025 la Regione si è impegnata a garantire ai lavoratori specifici percorsi di politiche attive che sono già allo studio da parte dell’Aspal». E la storia continua.