E sia, dopo il poco edificante botta e risposta dei giorni scorsi, ieri, in una Roma che pareva quasi distratta dalle sue stesse beghe, l'assessora Desirè Manca, chiamata in extremis dalla Ministra Calderone, si è trovata a dover affrontare il dramma dei mille e passa lavoratori del Sulcis.
La Ministra, peraltro, non ha ritenuto di presenziare di persona, delegando l'incombenza ai suoi uffizi e ai solerti funzionari del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In un clima che non si potrebbe definire esattamente di fuoco, ma di quella cortesia istituzionale che tanto piace ai burocrati, si è parlato di ammortizzatori sociali.
Il punto è che, mentre i sindacalisti occupavano le sale dell'assessorato del Lavoro a Cagliari, qui a Roma si è discusso di proroghe, di risorse, di quei denari che sono l'ossigeno per chi vive la crisi come un'assedio quotidiano. Ebbene, il Ministero ha assicurato che l'iter per la concessione della cassa integrazione straordinaria proseguirà, garantendo un sospiro di sollievo, forse, ai lavoratori e ai loro rappresentanti, che ieri si sono fatti sentire con un'occupazione che aveva il sapore della disperazione.
L'assessora Manca, dunque, torna in Sardegna con un impegno scritto, con promesse di intervento che, si spera, non resteranno tali. Perché qui, tra miniere e speranze, ogni giorno che passa è un giorno in più di attesa, di ansia, di una dignità che si vuole a tutti i costi difendere.