Finalmente, ad Alghero, qualcuno ha deciso di svegliarsi dal torpore. Alleanza Verdi Sinistra, attraverso la capogruppo Anna Arca Sedda, il consigliere Gianni Occhioni e l'Assessore Roberto Corbia, ha fatto ciò che in molti avevano promesso ma mai realizzato: presentare un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.).
Nell'ambito della Commissione Urbanistica, si è parlato chiaro: "Andando oltre il principio della disabilità, nel momento in cui immaginiamo una città che risponde alle esigenze delle persone con disabilità, stiamo creando una città migliore per tutti", ha detto Corbia. Parole che dovrebbero essere scontate ma che, in un paese dove l'accessibilità è spesso una promessa elettorale dimenticata, suonano come una rivoluzione.
Il piano, deliberato dalla Giunta il 27 dicembre scorso e messo a disposizione dal 3 gennaio 2025 è un invito alla cittadinanza a partecipare, a non lasciare che questa occasione cada nel vuoto come tante altre. Trenta giorni per osservare, commentare, proporre. Una finestra aperta per chi ha sempre desiderato vedere Alghero non come un bel quadro, ma come una città viva, per tutti.
Ma attenzione, perché qui non si tratta di applausi e cerimonie. Questo è il momento della verità. La politica ha fatto la sua parte, ora tocca ai cittadini. E chissà se, dopo anni di immobilismo, questa Alghero che si vuole moderna e inclusiva, troverà il coraggio di essere davvero tale. Nessuna frase fatta, nessuna promessa vana. Solo azione, solo partecipazione.
Ecco l'occasione di dimostrare che Alghero non è solo una destinazione turistica, ma una comunità che sa prendersi cura dei suoi membri, tutti, senza eccezioni. E se questo piano vedrà la luce del giorno, non sarà solo merito di chi lo ha proposto, ma di chi avrà avuto il coraggio di partecipare, di cambiare davvero.