Campo Boe, Andrea Montis rompe il silenzio: “Favorevole alla tutela, ma ora serve una rimodulazione. Lazzaretto, Olandese e Rosso restino liberi”


Alghero, 25 marzo 2025 – Prosegue senza sosta il dibattito politico e cittadino attorno al progetto dei campi boe nell’Area Marina Protetta e nelle acque della rada di Alghero. A intervenire ora è Andrea Montis, ex assessore all’Ambiente della giunta Conoci su facebook.

Montis non si sottrae al confronto e chiarisce la propria posizione con un lungo intervento pubblico: “Ero e rimango totalmente favorevole al posizionamento delle boe in Area Marina Protetta. Ma anche al suo esterno, laddove necessario per la tutela delle praterie di posidonia e con le giuste proporzioni rispetto alla fruibilità”, precisa.

Secondo Montis, il principio originario di tutela si è trasformato, dopo le modifiche recenti, in un disequilibrio evidente tra boe interne all’AMP e quelle fuori dai confini del Parco.
“Si prevedono molte più boe all’esterno (Lazzaretto, Olandese e Rosso) che in Area Marina Protetta”, evidenzia l’ex assessore, sottolineando come settembre 2024 fosse il momento giusto per contestare eventuali distorsioni del progetto:
“Potevano essere contestate a settembre da chi ha ruolo per farlo”, rimarca, alludendo alla nuova amministrazione.

Montis rivendica il lavoro svolto durante la precedente consiliatura e rinnova il proprio apprezzamento al CdA del Parco, allora composto da Raimondo Tilloca, Lina Bardino e Adriano Grossi, con la direzione tecnica di Mariano Mariani“Hanno avuto il coraggio di compiere scelte forse impopolari in un territorio ostile ai cambiamenti, ma necessarie”, scrive, rigettando con decisione le accuse di chi ha dipinto il progetto come un’“operazione commerciale”.
“I fondi ottenuti dal PNRR hanno rappresentato finalmente un impegno serio verso la tutela dell’ambiente marino e costiero”, precisa.

Nel suo intervento Montis distingue però con nettezza due ambiti. Se da un lato ribadisce l’adesione al principio di protezione ambientale – compreso quello di prevedere boe anche fuori dall’AMP “laddove necessario” –, dall’altro esprime contrarietà per la scelta di concentrare numerose boe nelle zone storicamente utilizzate dai diportisti locali, come il Lazzaretto, l’Olandese e Punta Negra“Questi specchi acquei devono rimanere di libera e gratuita fruizione”, afferma con chiarezza. “Se anche necessario, il posizionamento di boe all’esterno dell’AMP andrebbe ponderato con maggiore attenzione”, prosegue, invitando a valutare piuttosto l’installazione di sistemi di ormeggio per le navi da crociera nella rada di Alghero, per bilanciare le esigenze di tutela e quelle economiche.

Infine, Montis lancia un messaggio trasversale al mondo politico, invitando a tenere il dibattito sul piano della razionalità amministrativa e non del tornaconto di parte: “Le amministrazioni parlano con atti, chi sa leggere gli atti non ha bisogno di attivare la fantasia o di strumentalizzare alcunché. Tutto il resto appartiene all’alveo delle logiche di schieramento o in miseri e fugaci personalismi che niente hanno a che fare con l’interesse della città”.

Le parole dell’ex assessore arrivano a poche ore dalla seduta della V Commissione consiliare e dal Consiglio Comunale che, salvo sorprese, sarà chiamato a votare un ordine del giorno per chiedere formalmente la rimodulazione del progetto. Con l’intervento di Montis, si consolida un fronte che, pur non mettendo in discussione il progetto in sé, chiede correzioni sostanziali per ristabilire un equilibrio tra tutela ambientale e diritto alla fruizione pubblica del mare.

Politica

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