L'invasione di campo. Dei politici. Nell'informazione della Sardegna. Si travestono da giornalisti-editorialisti. Ma sempre politici rimangono. Ed il loro fine comunicativo è sempre, e inevitabilmente, politico. La loro non è informazione. È attività politica. Che si esplica attraverso le colonne dei giornali o di altri canali. L'esempio lampante arriva da L'Unione Sarda. Che ospita testi di politici senza precisare il loro ruolo. Così che appaiono come semplici autori informativi. Ovvero editorialisti. Ma non è così. Sono uomini (o donne) di partito. E il loro pensiero è teso inevitabilmente a far proseguire sui media la loro azione politica. È quindi una informazione adulterata.
Che serve strumentalmente a rafforzare sui vari temi la linea del giornale. Ma è evidente che il lettore subisce, molto spesso inconsapevolmente, messaggi politici come tali non etichettati. Oggi, per esempio, Franco Meloni, dirigente medico politicamente schierato, parla ai lettori esprimendo giudizi critici negativi sulla Sanità. Scordando che proprio lui, nella crisi del sistema sanitario regionale, ha evidenti responsabilità politiche. Poiché è un autorevole esponente dei Riformatori. Dei quali è stato anche consigliere regionale. Ed i Riformatori hanno appoggiato in toto la disastrosa politica sanitaria del Circo Magico sardista-salviniano della scorsa legislatura. Meloni, tra l'altro, cita il caso di quel chirurgo di fama internazionale che all'ospedale Brotzu di Cagliari, pur avendo vinto un concorso, è stato tenuto non operativo. Cioè pagato per non lavorare. A tal punto che ha preferito tornare in attività a Verona. Il dottor Meloni, però, non ha rivelato chi abbia messo in quella condizione di mobbing il bravo chirurgo. Forse perché magari avrebbe dovuto citare un qualche dirigente sanitario del Circo Magico. Predicare bene. E razzolare male. Buona domenica. Mario Guerrini.