Oggi la Corte Costituzionale si trova di fronte a una sfida decisiva: valutare la costituzionalità della legge sull'autonomia differenziata, impugnata dalle Regioni Sardegna, Puglia, Toscana e Campania. I ricorsi presentati contestano non solo l'impianto generale della normativa, ma anche alcune specifiche disposizioni, sostenendo che la legge potrebbe violare principi fondamentali della Costituzione e rischiare di creare disuguaglianze territoriali nel godimento dei diritti.
La controversia ruota intorno all’interpretazione dell’articolo 116 della Costituzione, che prevede la possibilità di concedere forme particolari di autonomia a specifiche Regioni. Ma le Regioni ricorrenti temono che questa autonomia possa tradursi in un sistema diseguale che svantaggi aree già periferiche o economicamente più fragili, come il Sud e le isole, peggiorando la distribuzione delle risorse pubbliche e i servizi essenziali.
La decisione della Consulta sarà cruciale per il futuro assetto dello Stato italiano e per la definizione dei rapporti tra lo Stato centrale e le autonomie regionali.