Fonni non ha voglia di festeggiare. Dopo le tragedie che hanno scosso questa piccola comunità montana, il paese ha scelto di fermarsi e di rinviare a gennaio la tradizionale tappa di Autunno in Barbagia, evento che ogni anno attira migliaia di visitatori. È una decisione presa con il cuore pesante, come un atto di rispetto verso quei ragazzi che non ci sono più e verso le loro famiglie, ancora immerse nel lutto.
Lo scorso 30 ottobre, quattro giovani vite – Michele, Lorenzo, Marco e Michele – sono state spezzate in un incidente sulla strada provinciale 69, lasciando una ferita profonda in una comunità che, nel dolore, si stringe attorno ai familiari.
Pochi giorni dopo, un’altra perdita ha colpito Fonni, con la scomparsa dell’imprenditore Mauro Falconi a San Teodoro. Di fronte a queste tragedie, organizzare Cortes Apertas come se nulla fosse sembrava impossibile.
“Quando una comunità è scossa e triste, ha un solo modo per ritrovarsi: il silenzio e la vicinanza,” ha detto la sindaca Daniela Falconi, interpretando il sentimento di tutti. "Cortes Apertas non è solo una festa: è un pezzo di noi, un riflesso di quello che siamo e di come accogliamo chi viene a trovarci. Ma oggi, con il paese ancora in lacrime, non possiamo mostrarci con il sorriso di sempre."
Fonni ha scelto di accogliere i visitatori solo quando sarà pronto a farlo, quando il dolore si sarà almeno un po' placato. Perché qui, in questo angolo di Sardegna, le tradizioni non sono solo eventi da calendario, ma il cuore di una comunità che vive intensamente ogni emozione, dal dolore alla gioia. E quest’anno, il silenzio è l’unico modo che Fonni ha per onorare i suoi figli perduti.