Nuoro, 12 novembre 2024 – Nel Nuorese, l’emergenza siccità sembra finalmente vedere uno spiraglio di risoluzione. Dopo mesi di restrizioni e chiusure, il livello dell’invaso di Maccheronis è salito di circa un metro grazie alle piogge degli ultimi giorni. Le stazioni pluviometriche della Sardegna hanno registrato oltre 60 mm di pioggia in meno di 48 ore, una cifra che ha consentito un incremento netto di circa 750.000 metri cubi d’acqua nell’invaso. Il livello delle riserve idriche, infatti, è passato da 570.000 a circa 1,25 milioni di metri cubi, superando così la metà della capacità invasabile.
Questa variazione porta speranza ai cittadini e ai Comuni della zona, molti dei quali hanno subito, a partire da fine ottobre, rigide restrizioni nell'erogazione dell'acqua.
Grazie all’apporto idrico costante, a Siniscola e Posada l’acqua è già disponibile senza interruzioni, alimentata dalla sorgente di Fruncu 'e Oche, che ora garantisce un’erogazione massima di 250 litri al secondo. Budoni e San Teodoro, tuttavia, continueranno ad affrontare chiusure giornaliere a giorni alterni fino a un ulteriore miglioramento delle riserve.
I segnali incoraggianti arrivano anche dai progetti futuri. Enas, l'ente che gestisce gli invasi artificiali in Sardegna, ha già assegnato i lavori per l’ampliamento della diga di Maccheronis, che porterà a un incremento della capacità di circa 3 milioni di metri cubi. Inoltre, con la recente variazione di bilancio del Consiglio regionale, sono stati stanziati fondi per uno studio preliminare di interconnessione tra il bacino di Maccheronis e altri invasi vicini, una soluzione strategica per affrontare eventuali future emergenze.
Intanto, le previsioni meteo suggeriscono che il vortice ciclonico continuerà a persistere sul Mediterraneo centrale nei prossimi giorni, aumentando le probabilità di ulteriori precipitazioni. Una nuova riunione della cabina di regia è attesa per valutare i prossimi passi e, auspicabilmente, dichiarare la fine dell’emergenza.
Il Nuorese potrebbe finalmente uscire da questa lunga crisi idrica, segnando un passo in avanti verso una gestione più sicura e sostenibile delle risorse idriche del territorio.