Le antenne per telecomunicazioni spuntano come funghi ad Alghero, e con esse si riaccendono le polemiche. L’ultimo capitolo si scrive in via Nulauro, dove l’installazione della quarta antenna nel raggio di poche decine di metri ha provocato l’ennesima levata di scudi da parte dei residenti. Una raccolta firme e una lettera indirizzata alle istituzioni locali denunciano la mancanza di trasparenza e il rischio per la salute pubblica, ma la domanda resta: perché si reagisce sempre troppo tardi?
Non è la prima volta che il tema delle antenne scatena proteste.
Già mesi fa, come segnalava Luca Pais, attivista storico su questa battaglia, il tema era stato sollevato. “È da un anno che pubblico post, sollecito le autorità sul tema, nessuno se n'è interessato. Non si possono fare battaglie quando l'antenna è già piazzata o i lavori in corso,” aveva detto, denunciando la mancanza di una comunità coesa pronta a lottare prima che il danno sia fatto. E oggi, puntualmente, ci ritroviamo a discutere delle stesse problematiche.
I numeri fanno paura: via Barraccu, via Valverde, e ora via Nulauro. Alghero è un mosaico di antenne, concentrate spesso in aree sensibili e densamente abitate, senza che si riesca a fermare questa proliferazione.
Forza Italia, in una nota recente, ha ricordato che il regolamento comunale prescrive la minimizzazione dell’impatto e dell’esposizione umana ai campi elettromagnetici, ma i fatti raccontano un’altra storia. "Se questa antenna venisse collocata, sarebbe la quarta in prossimità del Centro Residenziale per Anziani e della Chiesa di Santa Maria Goretti," denunciano i consiglieri, chiedendo interventi immediati.
I residenti di via Nulauro, intanto, lamentano un’assenza totale di informazione e di dialogo con le istituzioni. “Nel raggio di 150 metri ci sono già tre antenne, e l’area risulta satura. Non si può continuare così,” si legge nella loro lettera al sindaco. L’indignazione è palpabile, ma arriva fuori tempo massimo, come spesso accade.
La verità è che questa non è una sorpresa.
Il piano delle localizzazioni, ereditato dalla precedente amministrazione, ha tracciato una mappa delle aree ritenute idonee, ma la pianificazione sembra aver dimenticato la voce dei cittadini. Ora, tra comitati improvvisati e denunce tardive, il problema delle antenne ad Alghero si conferma l’emblema di un territorio governato senza una visione chiara e condivisa.
La lezione di questa vicenda è semplice ma amara: le battaglie si vincono prima che i lavori inizino, quando c’è ancora margine per agire. Altrimenti, resta solo la rassegnazione e il solito coro di lamentele, che arriva troppo tardi per fare davvero la differenza.