Verona, 7 aprile 2025 – Il Centro Studi Agricoli ha preso parte oggi al Vinitaly di Verona, con il suo presidente Tore Piana in prima linea a rappresentare la voce dell’agricoltura sarda. In una fiera gremita di entusiasmo e qualità, la Sardegna si è presentata sotto lo slogan “Noi siamo sardi”, portando con sé il carattere e la forza identitaria di una terra che guarda avanti con fiducia.
«Tanti espositori sardi, tanta voglia di riscatto, con vini di grande qualità che rendono l’orgoglio della Sardegna e dell’essere sardi» ha dichiarato Piana a margine dell’evento. Un riconoscimento alla determinazione di chi, nonostante le difficoltà, continua a investire nel proprio territorio, nella propria cultura e nei frutti della propria terra.
Ma se da un lato l’attenzione internazionale si concentra sulla questione dei dazi tra Europa e Stati Uniti – che Piana auspica si risolva «nelle prossime settimane con il dialogo» – il vero nodo, secondo il presidente del Centro Studi Agricoli, resta dentro le mura di casa.
«Il pericolo più concreto – afferma – sono le follie del Green Deal europeo, come l’assurda idea di etichettare il vino con l’avvertenza “nuoce gravemente alla salute”. Dobbiamo difendere la nostra viticoltura e la nostra agricoltura, partendo da qui, da ciò che siamo».
Uno sguardo che, però, non si limita alla denuncia. Piana offre dati e visione. In Sardegna, infatti, a fronte di 240 ettari di nuove quote vigneti disponibili – pari all’1% della superficie regionale – le richieste hanno superato i 1.100 ettari. Un segnale che il settore vitivinicolo crede ancora nel futuro, nonostante le incognite sul mercato e le politiche comunitarie.
«Il settore c’è, è vivo e vuole crescere – aggiunge – anche se sul vino rosso tradizionale sarà necessario avviare nuove riflessioni». Ma la direzione è tracciata, e la partecipazione al Vinitaly lo conferma: la Sardegna non solo c’è, ma ha sete di futuro.