I conti correnti dei condomini algheresi sono sotto assedio. Abbanoa, il gestore del servizio idrico integrato, ha avviato una serie di pignoramenti per il recupero delle bollette non pagate, creando un clima di tensione che rischia di degenerare. Christian Mulas, presidente della commissione consiliare del sistema idrico integrato, ha deciso di intervenire, lanciando un appello diretto al sindaco affinché si trovi una soluzione. “Fermo restando che i consumi idrici devono essere pagati, non possiamo accettare che il gestore continui con pratiche muscolari che stanno mettendo in ginocchio le famiglie algheresi”, dichiara Mulas.
Mulas punta il dito contro le modalità con cui Abbanoa sta gestendo il recupero dei crediti: scadenze ravvicinate e importi elevati che i condomini non riescono a saldare in tempi brevi. “In una fase storica segnata dall’aumento del costo della vita, migliaia di euro richiesti all’improvviso rappresentano un colpo mortale per molte famiglie”, spiega Mulas.
La situazione non è sostenibile neppure per gli amministratori condominiali, che si trovano in difficoltà a gestire le pratiche senza la possibilità di rinegoziare i termini.
La preoccupazione non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale. “Questi pignoramenti stanno minando la fiducia tra i cittadini e le istituzioni locali. Le famiglie non si sentono protette, e questo clima di sfiducia rischia di esplodere in un vero e proprio allarme sociale”, aggiunge il presidente della commissione.
Per Mulas, la responsabilità di evitare che la situazione peggiori spetta all’amministrazione comunale. Da qui l’appello al sindaco affinché si faccia portavoce delle istanze della città. “L’amministrazione deve intervenire per bloccare queste azioni coercitive e avviare un dialogo con Abbanoa. Serve un percorso condiviso per permettere alle famiglie di saldare i debiti senza essere schiacciate da procedure esecutive che tolgono loro anche il minimo necessario per vivere”, sottolinea.
Il dialogo richiesto da Mulas non si limita a una sospensione temporanea dei pignoramenti, ma prevede un piano più strutturato. “Dobbiamo lavorare per stabilire dilazioni di pagamento realistiche, rivedere le modalità con cui vengono calcolati gli interessi di mora e garantire che le famiglie in maggiore difficoltà possano accedere a piani di rientro sostenibili”, precisa.
Uno dei nodi centrali della questione è il rapporto ormai logoro tra i cittadini e il gestore idrico. “Abbanoa non sta tenendo conto delle difficoltà reali delle famiglie. La sua gestione rigida dei pagamenti non fa altro che esasperare gli animi e creare un clima di ostilità che rischia di avere ripercussioni gravi”, avverte Mulas.
La richiesta è chiara: trovare soluzioni alternative ai pignoramenti per evitare che la situazione sfugga di mano. “Il problema non è solo economico, è anche sociale. Non possiamo permettere che le famiglie si trovino senza risorse per colpa di metodi di riscossione che ignorano la realtà del territorio”, conclude il presidente della commissione.
Senza un intervento rapido e concreto, Alghero rischia di vedere compromesso non solo il rapporto tra cittadini e Abbanoa, ma anche la stabilità e la qualità della vita di molte famiglie che già vivono in condizioni precarie.