È un attacco diretto quello che arriva dall’onorevole Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia ed ex presidente della Regione Sardegna, nei confronti della Giunta Todde in materia di continuità territoriale aerea. Il parlamentare contesta duramente la gestione del dossier e accusa l’attuale esecutivo di incertezza e immobilismo.
«La presidente Todde tenta di coprire a suon di annunci un ritardo preoccupante sul nuovo bando per la continuità territoriale», afferma Cappellacci. «Al netto dei proclami mediatici, è sconcertante che ancora non abbia neppure iniziato la trattativa con l’Unione Europea sui contenuti della nuova gara. Il quadro fa presagire una proroga dell’attuale assegnazione con i noti limiti che vengono quotidianamente rilevati da chiunque abbia preso un volo in questi mesi».
Il deputato di Forza Italia punta il dito anche contro la narrazione mediatica portata avanti dalla Regione: «A chi attribuirà le responsabilità questa volta l’ufficio ‘Scaricabarile’ della Presidenza? Avevano le idee così chiare in campagna elettorale che prima hanno riproposto la fotocopia sbiadita del lavoro della Giunta Solinas e un anno dopo non hanno ancora definito il modello da adottare».
Nel mirino anche l’assenza, secondo Cappellacci, di un’impostazione chiara su tariffe e diritti dei cittadini: «Spiace dover rilevare che, stando all’unica produzione della Giunta in questi mesi ovvero i comunicati stampa, si arrivi a ridosso della scadenza senza parlare di tariffa unica, con idee confuse sul diritto alla mobilità dei residenti e ancora più confuse sulle tariffe per i non residenti e, in particolare, su quelle per i sardi che vivono fuori dalla nostra isola».
Infine, il parlamentare critica la gestione operativa dei collegamenti: «Si parla di un incremento delle frequenze, sorvolando sul fatto che prima le hanno ridotte. Ma ancora più preoccupante è che la presidente non vigili neppure sull’esistente, come mostra il pasticcio avvenuto sull’incremento dei voli in occasione della Pasqua».
La chiusura è netta: «Se vuole veramente il bene della Sardegna faccia l’esatto opposto di quanto ha combinato in oltre un anno di mandato, che si è chiuso senza legge Finanziaria, con una riformina che cura solo la salute dei partiti di maggioranza e con una continuità territoriale ridotta al lumicino».