Complotti e fantasie: Il Pericoloso Mondo delle teorie complottiste - Tra rettiliani ed Arconti

Dopo la religione dei terrapiattisti, verso l'infinito e oltre

  Ah, il complottismo! Questa stravagante forma di folklore moderno che sembra prendere sempre più piede in un mondo dove, evidentemente, la logica e il buon senso stanno andando in pensione. Eppure, nonostante il suo crescente successo, il complottismo rimane una sorta di favola per adulti, un racconto fantastico popolato da creature altrettanto fantastiche.

  Prendiamo, ad esempio, l'ultimo sussurro nel mondo dei complottisti: la storia degli alieni rettiliani intergalattici chiamati Arconti. Una narrativa così ricca di dettagli e così priva di fondamenti che sarebbe da applaudire per la sua creatività, se non fosse per il fatto che ci sono persone che ci credono davvero. Sembra che la fantasia di David Icke, l'ex calciatore trasformatosi in un profeta del complottismo, non conosca limiti. 

  Quest'uomo, che si è proclamato "Figlio di Dio" e ha previsto disastri apocalittici per l'Inghilterra, ha trovato un pubblico disposto a credere alle sue storie di rettili spaziali che si nutrono delle nostre emozioni più tenebrose. Il complottismo, in effetti, sembra riempire un vuoto lasciato dal declino delle religioni tradizionali. In un mondo sempre più caotico e inspiegabile, queste teorie offrono una spiegazione semplice e diretta a chi cerca disperatamente un capro espiatorio per le proprie frustrazioni. E così, come i bambini che si rassicurano pensando che sotto il letto ci sia un mostro, anche gli adulti trovano conforto nell'idea che ci sia un grande piano dietro ai mali del mondo. 

  Ma a differenza delle favole per bambini, le teorie del complotto possono avere conseguenze reali e pericolose. Alimentano la paura, l'odio e la divisione, e distolgono l'attenzione dai veri problemi che affrontiamo come società. In un certo senso, il complottismo è il sintomo di una società malata, che preferisce cercare mostri immaginari piuttosto che affrontare le proprie paure e insicurezze.

  Prima di avventurarci nella giungla di assurdità che è il complottismo, dobbiamo chiederci: perché tanta gente ci crede? È facile liquidare i complottisti come semplici sciocchi o paranoici, ma la verità è che il fenomeno è più complesso e radicato di quanto si possa pensare. Il complottismo, in realtà, risponde a una profonda esigenza psicologica: la necessità di dare un senso a un mondo che appare sempre più incomprensibile e ingiusto. In un'epoca in cui le istituzioni tradizionali sono in crisi e la fiducia nel sistema politico è ai minimi storici, non sorprende che le persone cerchino risposte altrove. E qui entrano in gioco le teorie del complotto, che offrono spiegazioni semplici e rassicuranti a fenomeni complessi e spaventosi. Non c'è bisogno di studiare la storia o la politica per capire il mondo; basta credere che ci sia un gruppo segreto di potenti che tira i fili di tutto. 

  E poi c'è l'aspetto seduttivo del "sapere proibito". Credere in un complotto dà alle persone la sensazione di essere parte di un élite che conosce la "vera" verità, una verità che è nascosta ai più. Questo senso di superiorità intellettuale, unito al piacere di "svelare" i segreti del potere, è una potente miscela psicologica. Tuttavia, c'è un lato oscuro in tutto questo. Le teorie del complotto possono portare a conseguenze disastrose. Hanno il potere di alimentare l'odio, la paura e la diffidenza verso "gli altri", che possono essere altri paesi, culture, religioni o persino la scienza e la medicina. Inoltre, possono distogliere l'attenzione dai veri problemi della società e dalle loro complesse cause, offrendo invece soluzioni semplici e sbagliate. D'altronde, il complottismo non è un fenomeno nuovo. 

  La storia è piena di esempi di società che, nei momenti di crisi, hanno cercato capri espiatori immaginari. Dalle streghe del Medioevo ai protocolli dei Savi di Sion nel XX secolo, l'idea che ci sia un "nemico segreto" che minaccia la società è un tema ricorrente. E, come in passato, anche oggi queste teorie possono avere conseguenze letali. In conclusione, il complottismo, con tutte le sue storie di rettili spaziali e società segrete, potrebbe anche essere un passatempo divertente, se non fosse per il fatto che c'è chi lo prende seriamente. È il momento di smettere di credere alle favole e di iniziare a guardare il mondo con occhi più realistici e critici. La verità è che il mondo è un posto complesso e spesso ingiusto, ma non è controllato da rettili spaziali o società segrete. La realtà è più banale, ma anche più difficile da affrontare. Ed è ora che iniziamo a farlo. 

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