L'osservatorio di Mario Guerrini: L'improvvisa guerra santa sull'eolico in Sardegna

 La "improvvisa" Guerra Santa. Dell'Unione Sarda. Contro eolico e fotovoltaico. Il martellamento delle bocche da fuoco del più importante Gruppo editoriale della Sardegna sta dando i suoi frutti. Risvegliando sul tema la coscienza di moltitudini di sardi. I comitati popolari, infatti, hanno trovato insperati megafoni. Ma dietro il declamato amore per il patrio suolo sardo, come ho già scritto, appare evidente che ci sia dell'altro. Il cui tono è squisitamente politico. L'Unione sarda ha nel mirino la Giunta Todde. La contrapposizione politica è chiara. Dopo 5 anni di continuo affiancamento all'azione della Giunta regionale del salviniano Christian Solinas. Alla manifestazione di pochi giorni fa a Cagliari, non per caso, erano presenti esponenti politici del cdx. E lo stesso Soru. Il quale scese duramente in campo contro Alessandra Todde. Dividendo il fronte del csx. Con il preciso intento (sfumato) di portarla alla sconfitta. Non scordiamoci che lo stesso editore Sergio Zuncheddu veniva indicato tra i possibili candidati del cdx alla Presidenza della Regione. Come del resto facevano intendere le sue passerelle. Per la presentazione dell'opera prima "SarDegna" del padrone del quotidiano. E Zuncheddu, forse, non ha abbandonato quella speranza. Mobilitando oggi il suo esercito mediatico con propositi che sono chiaramente di stampo politico. E lo sta facendo con una regia non disordinata ma precisa e incalzante. Grazie ai mezzi che la forza editoriale può sollecitare. A cominciare dalle varie figure sociali. Anche di secondo e terzo piano. Che, esprimendo contrarietà alla "invasione eolica", si godono una strumentale visibilità sui mezzi di informazione del Gruppo. Come gli stessi sindaci. Che appaiono sulle colonne del giornale, con tanto di fotografia, mentre firmano per il ddl Pratobello 24. Sponsorizzato dall'Unione. È un gioco politico. Soprattutto. Con disegni e interessi che vanno bene oltre il leggendario "amore per la Sardegna". Mario Guerrini. Foto di Marta Mocci.

Attualità

A Cagliari, in diecimila per ricordare che la libertà non è una concessione
C’è chi vorrebbe la memoria con il silenziatore, magari a lutto, magari in sordina. Ma il 25 aprile a Cagliari, quest’anno, ha avuto il suono forte delle voci libere. Diecimila persone – giovani e anziani, studenti, militanti, cittadini qualunque – hanno sfilato per le strade del centro, dal Largo alla Via Roma, per ricordare che la Liberazione non...

25 aprile: perché l’Italia celebra la Liberazione
Il 25 aprile non è una data qualunque. È il giorno in cui, dal 1946, l’Italia celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo, ricordando l’insurrezione armata che nell’aprile del 1945 portò alla sconfitta del regime fascista e alla fine dell’occupazion...

Verso il Conclave: orientamenti, nomi e riflessioni sul futuro Pontefice
Con la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile alle ore 7:35, la Chiesa Cattolica si appresta ad affrontare uno dei momenti più solenni e complessi della sua tradizione: il Conclave. La notizia del decesso, giunta fulminea nelle redazioni e nelle diocesi di tutto il mondo, ha immediatamente spostato...

La morte di Papa Francesco: Fine di un Pontificato rivoluzionario
Alle ore 7:35 del 21 aprile 2025, Papa Francesco — al secolo Jorge Mario Bergoglio — è tornato «alla casa del Padre», come annunciato dal cardinale Kevin Farrell durante una diretta da Casa Santa Marta. La scomparsa del 266° Pontefice della Chiesa cattolica, all’età di 88 anni, conclude un’epoca segnata da riforme audaci, impegno per i poveri e una...