In questa Sardegna, terra di pastori e di campi, dove l'agricoltura e l'allevamento sono il cuore pulsante di un'economia che ha visto giorni migliori, si alza una voce che promette di spezzare le catene di un potere monopolistico lungo decenni. È il Centro Studi Agricoli, guidato da Tore Piana, che con il fervore di chi ha scoperto una missione, chiama a raccolta allevatori e agricoltori con un messaggio chiaro: "Calmi, allevatori e agricoltori amici, scritti e simpatizzanti, siamo gli unici che stanno aprendo un varco sull'informazione agricola."
Nel mondo moderno, dove i social media sono diventati le piazze del dibattito, il CSA promette di sconquassare anni di dominio, di riportare alla luce una verità che si diceva sotterrata sotto il peso delle associazioni e di una certa politica.
"La strada per una libera e democratica informazione e azione sindacale è ancora lunga", ammette Piana, ma con la determinazione di chi non si arrende, aggiunge: "Se stiamo uniti riusciremo a riportare libertà, democrazia e azioni vere a favore di una agricoltura e allevamento che in Sardegna è stata tenuta a freno e utilizzata ai soli scopi politici sindacali di pochissimi."
Il presidente del CSA non nasconde il suo disprezzo per un sistema che ha legato i cani con le salsicce, un detto che qui in Sardegna sa di tradimento e di manipolazione. "Il periodo dei cani legati con le salsicce è terminato", proclama Piana, evocando un'immagine tanto cruda quanto veritiera dello stato delle cose. L'agricoltore, l'allevatore sardo deve riprendersi la dignità che gli è stata sottratta, e il CSA si erge a baluardo di questa riconquista.
Con un richiamo al passato, Piana cita Machiavelli, quel consigliere del potere che insegnava come mantenere il controllo: "Tieni il popolo in ignoranza e in speranza e governerai a lungo". Ma qui si propone un ribaltamento di questa dottrina: il Centro Studi Agricoli combatte contro questo atteggiamento con tutte le sue forze.
Il messaggio di Tore Piana non è solo un avviso; è un appello alla solidarietà, una chiamata alle armi per una battaglia che si combatte con la verità, con la trasparenza, con l'unità. In un'epoca in cui l'informazione è potere, il CSA si erge come il baluardo di una nuova speranza per un'agricoltura e un allevamento che possano finalmente respirare l'aria della libertà.