Il Cagliari, dopo i 4 punti raccolti nelle ultime due giornate, cade al “Meazza” sotto i colpi dell’Inter capolista, che allunga momentaneamente a +6 sul Napoli, impegnato lunedì nel posticipo contro l’Empoli. A dirigere l’incontro è il signor Di Bello di Brindisi.
Inzaghi, in vista del ritorno dei quarti di Champions contro il Bayern Monaco (in programma il 16 aprile), opta per un parziale turnover lasciando inizialmente fuori Acerbi, Bastoni, Mkhitaryan e Thuram, schierando un 3-5-2 con Arnautovic e Lautaro in attacco.
Nicola, per la prima volta in stagione, rinuncia a Luperto (tra i 7 diffidati in rosa) e presenta un 3-5-1-1: davanti a Caprile agiscono Zappa, Mina e Palomino. Sugli esterni Zortea e Augello, in mediana Deiola, Adopo e Makoumbou, mentre Coman supporta Piccoli. Nessun regista puro nello scacchiere iniziale.
Primo tempo dominato dall’Inter, che parte a razzo e mette subito pressione. Rossoblù inesistenti nei primi 45’. All’8’ Dimarco pesca Lautaro in profondità, ma il tiro termina sull’esterno della rete. Al 13’ il vantaggio: Carlos Augusto entra in area e serve di petto Arnautovic, che anticipa Lautaro e con un sinistro potente sotto la traversa trafigge Caprile.
L’Inter tiene in mano il pallino del gioco ma al 25’ arriva la prima occasione del Cagliari: Zortea lancia Piccoli, che supera in velocità un difensore e calcia a tu per tu con Sommer, ma il portiere svizzero compie un intervento decisivo.
Pochi secondi dopo, la solita legge del calcio: “Gol sbagliato, gol subito”. Arnautovic serve con un no look Lautaro, che batte Caprile in uscita con un elegante scavetto: 2-0 al 26’. Al 43’ ci prova ancora l’argentino in acrobazia su cross di Zalewski, ma la palla finisce fuori. Dopo 2’ di recupero si va al riposo sul doppio vantaggio nerazzurro.
Al 48’ il Cagliari la riapre: cross dalla sinistra di Augello, Piccoli svetta tra Dimarco e Carlos Augusto e segna di testa il suo ottavo gol stagionale. Al 52’ ci prova Mina dalla distanza ma Sommer blocca a terra.
L’Inter risponde al 55’: Barella trova Dimarco, che calcia al volo col sinistro ma Caprile devia in angolo. Sull’azione seguente, da corner dello stesso Dimarco, Bisseck stacca più in alto di Mina e di testa fa 3-1.
Al 59’ Zortea ci prova con un tiro-cross che termina in angolo. Dopo la consueta girandola di cambi, il Cagliari sfiora il 3-2 al 78’: Luvumbo, entrato al 62’, punta Carlos Augusto, calcia, la palla finisce a Piccoli che calcia a botta sicura ma trova la provvidenziale deviazione di De Vrij sulla linea. All’82’ ancora Bisseck di testa, ma palla alta.
Una brutta battuta d’arresto, anche se contro la capolista. Tra i difetti principali del Cagliari, emerge ancora una volta la cattiva abitudine di regalare un tempo agli avversari, per poi reagire a gara compromessa. Così non va per niente bene: da anni è un’agonia senza fine. A sei giornate dalla fine, bisogna lottare con grinta per centrare la salvezza.
Il Cagliari tornerà in campo lunedì 21 aprile (Pasquetta) contro la Fiorentina di Palladino, con fischio d’inizio alle ore 15:00 alla Domus.