La Sardegna sta affrontando una delle prime vere ondate di maltempo autunnale, con temporali e venti di Maestrale che toccano velocità fino a 80 km/h. La Protezione Civile regionale ha emesso avvisi di allerta gialla per rischio idrogeologico e temporali su diverse zone dell'isola, tra cui l'Iglesiente, il Campidano, la Gallura e il Logudoro. Già oggi, le prime piogge hanno colpito il Sassarese, con 38 mm di precipitazioni, e si prevede che i disagi continueranno fino a domani sera.
Il Maestrale soffia impetuoso, portando mareggiate lungo le coste esposte, con onde che raggiungono picchi di 10 metri nelle zone nord-occidentali. È la natura che, come spesso accade, ci ricorda il suo potere, in barba a chi cerca di attribuire ogni perturbazione all’apocalisse ambientale.
Il calo delle temperature, previsto tra i 4 e gli 8 gradi, non è nulla di inedito per chi conosce il clima di quest’isola: siamo semplicemente di fronte all’ennesimo cambio stagionale, uno di quei fenomeni che abbiamo visto ripetersi decine di volte in passato, quando il riscaldamento globale era un concetto ancora lontano dalle prime pagine dei giornali.
Non è un caso che settembre, storicamente, ci abbia sempre portato temporali e sbalzi climatici. In fondo, ogni anno il Maestrale ritorna, le temperature si abbassano per qualche giorno e poi, come è previsto anche quest’anno, il termometro riprende a salire già dal weekend, riportandoci sui 25-30 gradi.
Questo non significa ignorare i fenomeni meteorologici, ma è altrettanto importante non cadere nelle paure irrazionali dell’ecoansia, una narrazione che rischia di mettere in secondo piano la realtà: il clima cambia, sì, ma i cicli stagionali esistono da sempre e continueranno a esistere. Ricordiamoci che non è la prima volta che la Sardegna affronta burrasche settembrine, né sarà l’ultima. E mentre qualcuno grida all’emergenza continua, noi preferiamo restare saldi sui fatti: affrontare il maltempo con buonsenso e senza allarmismi, come abbiamo sempre fatto.