Il Consiglio comunale ha approvato il rilancio della Secal, società partecipata del Comune che gestisce la riscossione delle entrate tributarie, rappresentando il 40% delle entrate annue comunali. La decisione, sostenuta da maggioranza e parte dell’opposizione, ha visto l’unico voto contrario del consigliere Michele Pais, capogruppo della Lega, che ha espresso una ferma critica alla gestione attuale della società.
L’assessore al Bilancio e alle Finanze, Enrico Daga, ha sottolineato la necessità di un sistema fiscale equo e sostenibile: "Pagare tutti, per pagare meno. Se ogni cittadino contribuisse al pagamento delle imposte in base alle proprie possibilità, il carico fiscale complessivo si distribuirebbe equamente, evitando che pochi paghino per tutti. Questa è la regola a cui si ispira il nostro agire", ha dichiarato Daga, ribadendo l’impegno dell’Amministrazione per migliorare la gestione delle entrate comunali attraverso la Secal.
Di tutt’altro parere Michele Pais, che ha definito il rilancio della Secal una mistificazione priva di visione strategica. "Sulla Secal, troppa confusione e incertezza: da un lato pone il servizio in estremo affanno, dall’altro perpetua la condizione di precarietà dei dipendenti, soggetti agli stati umorali delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent’anni", ha dichiarato il consigliere leghista, definendosi “padre putativo” della società.
Pais ha avanzato l’ipotesi di una gestione alternativa, suggerendo la possibilità di riportare il servizio di accertamento e riscossione all’interno dell’Amministrazione comunale o di collaborare con l’Agenzia Regionale Sarda delle Entrate. "Le soluzioni ci sono, se le si vuole cercare e se si vuole affrontare il problema con serietà, che oggi manca", ha aggiunto, criticando l’Amministrazione comunale per aver procrastinato scelte decisive e continuato a parlare di rilancio senza attuare interventi concreti.
Pais ha inoltre sottolineato il costo aggiuntivo per i cittadini di Alghero: "Il servizio costa oltre 200 mila euro di IVA, che con una gestione centralizzata si risparmierebbero e si potrebbero destinare a servizi per la comunità, come l’emergenza abitativa", affermando che questa somma sarebbe equivalente al costo di trenta appartamenti in locazione per famiglie in difficoltà economiche.
Nonostante le critiche, Pais ha voluto ringraziare i dipendenti della Secal e i membri del CdA, che, pur dimissionari, continuano a garantire la continuità gestionale: "Il mio ringraziamento va ai componenti del CdA, che si stanno esponendo a rischi giuridici e contabili personali per amore verso la città", ha concluso.
Il dibattito ha messo in evidenza le visioni contrapposte sulla gestione della Secal e sull’efficacia del rilancio proposto. Da un lato, l’Amministrazione comunale insiste sulla necessità di una gestione condivisa e migliorata; dall’altro, l’opposizione, rappresentata da Pais, critica aspramente l’immobilismo e i costi inutili a carico della comunità. Una contrapposizione che, ancora una volta, segna il solco tra chi governa e chi si oppone, in un gioco politico che, per ora, lascia irrisolti i nodi di fondo.