La società partecipata Alghero In House torna al centro del dibattito cittadino. Il coordinamento di Orizzonte Comune ha diffuso una nota in cui, senza citare direttamente alcune recenti polemiche, risponde in modo netto e articolato alle critiche che hanno coinvolto la partecipata e il suo operato. La dichiarazione punta a fare chiarezza sulle competenze effettive della società e a smontare alcune affermazioni ritenute prive di fondamento.
“Leggendo certi articoli di stampa si resta basiti. Gente delle istituzioni che ignora la macchina amministrativa, che ignora le competenze del comune, che ignora l’attività delle partecipate e non conosce il significato di parole come studio, organizzazione e programmazione,” si legge nella nota. Orizzonte Comune sottolinea come ci sia una percezione distorta non solo del funzionamento amministrativo, ma anche del ruolo di maggioranza e opposizione, criticando implicitamente chi attribuisce responsabilità a un consiglio di amministrazione in carica da meno di tre mesi per problematiche risalenti a periodi precedenti.
Nel documento si chiarisce che Alghero In House non ha competenze sulla potatura degli alberi né sulla manutenzione degli impianti della pubblica illuminazione, due questioni frequentemente al centro delle polemiche degli scorsi giorni.
Queste attività, viene precisato, spettano rispettivamente al Servizio Manutenzioni del Comune e ad altri soggetti responsabili. Il coordinamento rinnova la fiducia al CDA attuale, al direttore generale e al personale tutto, definito “la vera risorsa della In House”.
La chiusura del comunicato non lascia spazio a fraintendimenti: “Auspichiamo una maggior chiarezza in chi pensa di fare informazione.” Un invito, o forse un monito, rivolto a chi critica senza approfondire o verificare, ma che certamente si inserisce in un dibattito che continua ad animare la politica locale. Il coordinamento cittadino di Orizzonte Comune è intenzionato a difendere il lavoro della partecipata e delle sue figure dirigenziali da chi li attacca gratuitamente o gli imputano mansioni non proprie.