Il Comune di Alghero ha accolto nei giorni scorsi una delegazione del Consiglio d’Europa per un’attività di monitoraggio sullo stato di attuazione della lingua algherese nel territorio cittadino. La visita, svolta nell’ambito del programma di verifica della Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie, ha coinvolto il Comitato di esperti incaricato di esaminare l’effettiva applicazione delle misure di tutela previste dallo strumento internazionale.
L’incontro istituzionale si è tenuto a Porta Terra, alla presenza del Vicesindaco Francesco Marinaro, dell’Assessore alla Cultura Enrico Daga e del dirigente comunale Alessandro Alciator. Per la Regione Sardegna hanno partecipato il dirigente dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione Antonello Pellegrino e i funzionari Giuliana Portas e Cristiano Becciu.
La delegazione del Consiglio d’Europa era composta da Ingeborg Birnie-Havenga (Paesi Bassi), Erzsébet Sándor–Szalay (Ungheria), Detlev Rein (Germania) e dal segretario Maxime Huot. Ad accompagnarla anche Carlo Sechi, membro del Consiglio Direttivo del Confemili, Comitato nazionale federativo delle minoranze linguistiche in Italia.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le politiche linguistiche promosse dall’amministrazione guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto, in particolare quelle contenute nel Documento Unico di Programmazione. Tra gli interventi presentati: l’adozione della bilingua algherese-italiano negli atti amministrativi, il sostegno alla lingua nelle scuole primarie e dell’infanzia tramite progetti mirati, le attività della Consulta Civica per le Politiche Linguistiche, il funzionamento dello Sportello Linguistico Comunale finanziato dalla Regione e il nuovo ciclo di certificazioni C1 in collaborazione con l’Università di Sassari.
È stato inoltre illustrato l’iter per la realizzazione della nuova Enquesta d’Usos Lingüístic a l’Alguer (EULA), un’indagine sull’uso della lingua promossa con la Generalitat de Catalunya. Il rilevamento partirà a giugno e si concluderà a settembre. L’ultimo dato disponibile risale al 2015, quando l’uso abituale dell’algherese era stato rilevato nel 23% della popolazione.
Il Comitato di esperti, secondo quanto stabilito dalla Carta Europea, ha il compito di presentare un rapporto al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, indicando il livello di rispetto degli impegni da parte dello Stato e, se necessario, suggerendo ulteriori azioni per il miglioramento della tutela linguistica.