Tutto iniziò grazie a Jack Tramiel, che lanciò il Commodore sul mercato come una semplice macchina da scrivere. Conosciuta inizialmente come Vic 20, questa macchina ottenne subito un successo straordinario, vendendo oltre un milione di unità e affermandosi come un prodotto rivoluzionario. La svolta arrivò con l'introduzione del Commodore 64, un modello più potente che divenne un vero e proprio fenomeno, raggiungendo un fatturato superiore al miliardo di dollari.
Nel 1985 fece il suo debutto il Commodore 128, che portò un netto miglioramento nella grafica, rendendo il computer ancora più accattivante. Bastava un joystick e un gioco qualsiasi per intrattenere gli adolescenti di quell'epoca. Titoli come "Castle Nightmare" e le Olimpiadi firmate EA SPORTS offrirono un'esperienza di gioco straordinaria, supportata da una grafica che all'epoca era già all'avanguardia.
Il Commodore 64 segnò un'era, fino a quando la Sony, con la sua PlayStation, scrisse un nuovo capitolo nel mondo dei videogiochi. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia.