La Regina del Mediterraneo. La Sardegna. Chi la tutela? Nessuno. Le leggi di Roma sono contro l'Isola. Da sempre. Per questo due terzi delle servitù militari sono in Sardegna. A tempestare terra e mare. La terra dei Nuraghi è anche al vertice delle Regioni più inquinate. I trasporti marittimi sono indecenti per tariffe e qualità. Quelli aerei ancora peggio. Il Parlamento è oppressivo. Le norme per la Sardegna sono sempre penalizzanti. E i parlamentari sardi si adeguano senza battere ciglio alle imposizioni dei partiti romani. L'Isola è indifesa. Ogni deputato o senatore sardo accetta senza battere ciglio la filosofia kolonialista romana. Aggravata da Bruxelles. Ricordate gli applausi in Parlamento alla modifica costituzionale del riconoscimento del "principio di insularità"? Una sonora presa in giro. Allora i rappresentanti sardi trovarono una incredibile unità: tanto non serviva a nulla. Ed i sardi erano così allocchi da credere che Roma finalmente avesse cambiato registro. Ma non era così. E adesso sembra che la colpa dei mali secolari della Sardegna siano della nuova Giunta regionale. In carica da appena tre mesi. E che peraltro ci mette del suo. È l'effetto della dottrina degli "affari". Che contrappone i due grandi gruppi editoriali. L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna. E la politica, da una parte e dall'altra, ci sguazza a suo piacimento. La classe dirigente è lo scandalo della Sardegna. Il cancro che corrode l'Isola.