La Sardegna è in ginocchio, vittima di una crisi energetica che sta colpendo duramente le fasce più deboli della popolazione. Secondo un rapporto Confartigianato basato sui dati del 2023 dell'Osservatorio Italiano per la Povertà Energetica, quasi il 9% delle famiglie sarde non riesce a pagare le bollette dell’energia elettrica. Tradotto in cifre, significa che oltre 143mila persone si trovano in una condizione di povertà energetica, incapaci di accedere a servizi essenziali come riscaldarsi, cucinare o persino garantire una corretta illuminazione nelle proprie case.
Il problema non si limita alle famiglie a basso reddito. Il presidente di Anap Sardegna, Giovanni Antonio Mellino, sottolinea l’aggravarsi della situazione con l’avvicinarsi dell’inverno. Gli anziani poveri, le persone non autosufficienti e le famiglie che già faticano ad arrivare a fine mese rischiano di dover scegliere tra riscaldare le loro abitazioni o acquistare beni di prima necessità come cibo e medicine.
Sebbene i dati rivelino un leggero miglioramento rispetto al 2020, quando l’11,8% delle famiglie sarde era in difficoltà, la situazione resta drammatica. Nel 2022, il costo medio annuo per l’energia delle famiglie italiane è salito a 1.915 euro, con un incremento di 500 euro rispetto all’anno precedente. Questa impennata ha reso sempre più difficile per molti affrontare il costo della vita.
In una classifica nazionale, la Sardegna si colloca all’11° posto per incidenza della povertà energetica, con la Toscana che emerge come la regione più virtuosa (4,5%) e la Calabria che registra il dato peggiore (22,4%).
"La povertà energetica rappresenta una delle sfide più urgenti della nostra società," dichiara Mellino, sottolineando che l'aumento dei costi energetici sta portando a scelte impossibili, soprattutto per i pensionati. Con l’arrivo dei mesi freddi, il dramma rischia di esplodere, evidenziando ancora una volta le profonde disuguaglianze sociali ed economiche che attraversano l’Isola.
Questa è una crisi che non può essere ignorata. Servono interventi urgenti e misure di sostegno per garantire a tutti l’accesso a risorse energetiche essenziali, affinché nessuno sia costretto a scegliere tra un pasto caldo e un’abitazione riscaldata.