L'ultimo scandalo della Sanità sarda. Ha per protagonista il dirigente medico più contestato dell'Isola: il dottor Raimondo Pinna, direttore Sanitario dell'Arnas Brotzu di Cagliari. Ovvero il più grande complesso ospedaliero dell'Isola. Contro di lui, nel luglio del 2024, tutti i capi dipartimento, ripeto tutti, firmarono una sfiducia pubblica. E non perché fosse un fedelissimo dell'ex Governatore sardista-salviniano Christian Solinas. Ma proprio per la sua operatività ritenuta non adeguata ed il suo rapporto personale critico con i dirigenti. La bocciatura rappresenta un fatto unico nella storia della Sanità sarda. Eppure, il dottor Pinna è rimasto tranquillamente al suo posto. Secondo opinione molto diffusa, quasi consolidata, per la sua amicizia con il dirigente più importante dello staff della Governatrice Alessandra Todde. Mentre il tempo stringe e si avvicina la data fatidica del 26 aprile per il Commissariamento delle aziende sanitarie, il dottor Pinna, verosimilmente con le valigie in mano, sta compiendo un ultimo atto destabilizzante: rinnovare le sale operatorie del Businco (Oncologia) e trasferire tutto al San Michele. Determinando uno sconquasso che, secondo tutte le sigle sindacali dei medici (contrarie), metterà in crisi sia il San Michele che il Businco. Con gravi conseguenze - dicono - per i pazienti oncologici, prima di tutto, e per gli stessi sanitari. Il tutto nonostante le continue diffide della stessa Todde e dell'assessore regionale Bartolazzi ai Direttori Generali, tra cui Agnese Foddis del Brotzu, affinché si limitassero alla ordinaria amministrazione. La situazione è incandescente. Le organizzazioni sindacali minacciano apertamente lo sciopero. Nel disastro Sanità questa è l'ultima vergogna. Anche perché il tutto accadrà quando i promotori del progetto (Foddis e Pinna) non saranno probabilmente più in carica. Anche se per Pinna la Foddis ha già assicurato la poltrona di Direttore di un nuovo reparto di Chirurgia Plastica. Il che appare assolutamente paradossale. Rendendo insopportabile tutta la vicenda. Mario Guerrini.