Molto vaghe le poche notizie su Antero. Greco di nascita, fu papa per pochi mesi, mentre era ancora vivo il «dimissionario» papa Ponziano nel suo esilio forzato in Sardegna: consacrato il 21 novembre del 235, morì il 3
gennaio del 236.
Il Liber Pontificalis riporta che: ANTEROS [22.11.235-3.1.236], nato in Grecia, figlio di Romolo, ricoprì la carica per 12 anni, 1 mese e 12 giorni. Fu coronato dal martirio al tempo dei consoli Massimino e Africano [236]. Cercò con cura gli atti dei martiri presso i notai e li depositò in chiesa, a causa di un certo sacerdote Massimino, che fu incoronato con il martirio. Ne nominò uno vescovo nella città campana di Fundi, nel mese di dicembre. Fu sepolto nel cimitero di Callisto sulla Via Appia il 3 gennaio. Il vescovato rimase vacante per 13 giorni.
Di lui si sa con sicurezza solamente che regnò circa quaranta giorni e che fu sepolto nella famosa "cripta papale" del cimitero di San Callisto a Roma. Antero fece raccogliere gli Atti dei martiri da alcuni notai affinché non fossero perduti e non subissero travisamenti e li fece quindi depositare negli archivi della Chiesa di Roma.
Per questo motivo martirizzato sotto l'imperatore Massimino Trace.
Questa tradizione sembra molto antica e piuttosto veritiera; ciononostante alcuni illustri studiosi, tra i quali Tillemont, sostengono che non è sufficientemente provata dal solo fatto di essere riportata sul Liber Pontificalis, considerando, fra l'altro, la sua tarda data di compilazione.
Fu sepolto nelle Catacombe di San Callisto e le sue spoglie, unitamente a quelle di altri pontefici, vescovi e martiri sepolti nello stesso luogo, per ordine di papa Pasquale I furono traslate nella basilica di Santa Prassede, come documentato dall'iscrizione posta nella chiesa, sul primo pilastro della navata destra. Si ha notizia di una precedente traslazione, forse parziale, documentata da una lastra marmorea collocata nell'atrio della chiesa di San Silvestro in Capite e datata al papato di Paolo I.
Nel 1611 ci fu la traslazione da Roma delle reliquie del santo papa Antero, a Giaveno, qual dono di fra Giovanni Battista Cavagno di Novara al giavenese don Vincenzo Claretta.
Martirologio Romano: A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di sant’Antero, papa, che, dopo il martire Ponziano, fu per breve tempo vescovo. La Chiesa cattolica celebra la sua memoria liturgica il 3 gennaio; le Chiese ortodosse, invece, lo ricordano il 5 agosto.