E il palato dei sardi si divide tra
tradizionalisti e innovatori, tra colombe e uova di cioccolata.
Incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti
alimentari e inferiore alla media europea. Marco Rau (Delegato
Alimentazione Confartigianato Sardegna): “Molte richieste last minute
ma i laboratori sardi sono pronti a soddisfare tutte le richieste”.
I sardi si preparano a una Pasqua senza più nemmeno il ricordo delle
restrizioni acquistando i prodotti della tradizione, all’insegna della
bontà e genuinità. Tra colombe, uova e dolci tipici, c’è chi da tempo
ha provveduto a comprare e ordinare, e c’è chi lo farà all’ultimo in
una delle 421 pasticcerie artigianali sparse in ogni angolo della
Sardegna, che offrono lavoro a più 1.200 dipendenti.
Ma in questa vera prima festività post covid, in Sardegna i produttori
di dolci impegnati sono 1.122, di cui 947 artigiani, mentre i
pasticceri interessati sono 555, di cui 421 artigiani. La somma di
queste voci porta a 1.677 le realtà imprenditoriali della pasticceria
e della produzione di dolci, di cui 1.367 artigianali, l’81,5% di
tutte le attività.
Sono questi i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese
Sardegna sulle pasticcerie e sul settore dolciario dell’Isola (che
include produzione manifatturiera di biscotti, cacao, cioccolato e di
gelati) su dati Unioncamere - ANPAL, Sistema informativo Excelsior
2022.
“Anche quest’anno a farla da padrone sono i dolci più tradizionali,
quindi colombe e uova – spiega Marco Rau, Delegato di Confartigianato
Imprese Sardegna per l’Alimentazione – c’è un ritorno ai dolci più
tradizionali: colomba con canditi e uova al cioccolato i più
richiesti. Nelle vendite il rapporto con il Natale è di 1 a 10 ma le
persone si organizzano all’ultimo”. “Rispetto al periodo delle
Festività di dicembre – prosegue Rau - c’è una minore varietà di dolci
anche se per i più golosi le pasticcerie sarde preparano la pastiera,
la colomba al cioccolato o altri dolci non tipici dell’Isola”.
E il palato dei sardi si divide tra quello dei “tradizionalisti”,
golosi di colomba classica e al cioccolato, che vanno sempre per la
maggiore, e degli “innovatori”, che vanno a caccia di colombe al
pistacchio, al cioccolato bianco e ai frutti di bosco ma anche senza
glutine e vegan. Lo stesso si può dire per le uova artigianali: al
cioccolato nero fondente e al latte per i “puristi”, caramello salato
per gli “avanguardisti” e ripiene di pan di Spagna e di golose creme,
guarnite da frutta fresca o da deliziosa granella, per i “futuristi”:
l’importante che siano tutte finemente decorate artigianalmente.
“Rispetto al passato – riprende il Delegato per l’alimentazione di
Confartigianato Sardegna - si assiste a una richiesta last minute:
molti ordini stanno arrivando in questi ultimi giorni. Ma i laboratori
sono attrezzati per soddisfare gli ordini così come sono in grado di
effettuare consegne a domicilio, servizio sempre più richiesto dai
clienti, stavolta non per le restrizioni legate alla pandemia ma per
abitudine entrata nella vita quotidiana”. “Quel che è certo comunque,
nonostante tutto, – conclude Rau – è che le imprese vanno avanti e i
consumatori, anche in tempi non facili come quelli che stiamo vivendo,
continuano a scegliere convintamente la qualità e il saper fare
artigiani”.
I prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare.
“Le pasticcerie sarde – continua Rau - come in generale tutte quelle
italiane, stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli
altri paesi europei, la pressione dei prezzi delle materie prime e la
maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui
prezzi praticati alla clientela”. “La crisi combinata di materie prime
e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario
e in particolare sulle pasticcerie – prosegue il Delegato - le quali
hanno reagito con un incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla
tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A
febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali in euro,
registrano una crescita del 34,9% su base annuale e risultano
superiori dell’83,4% al livello del 2019”.
L’analisi dei dati sui prezzi al consumo evidenzia che a febbraio 2023
i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i
prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di
crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e
in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di
crescita che è circa un terzo del +18,4% registrato dai prezzi della
pasticceria confezionata.
Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della
pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo
dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi degli
Altri prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del
16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue.
Lavoro - Pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da
reperire anche in Sardegna.
Anche l’Isola sconta la difficoltà di reperimento di personale. Delle
990 entrate previste dalle imprese per le professioni di Pasticcieri,
gelatai e conservieri artigianali e Panettieri e pastai artigianali,
400 unità, pari al 40,4%, risulta di difficile reperimento. Quota che
posiziona la nostra Isola a metà classifica regionale per complessità
nel reclutare queste figure. Inoltre, rispetto alla quota di entrate
difficili da reperire rilevata per il totale imprese, pari al 38,3%,
quella rilevata per pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e
pastai artigianali risulta superiore di 2,1 punti.