La tragedia aerea delle Ande del 1972: Una lotta per la sopravvivenza

  Più di cinquant'anni fa, il 13 ottobre 1972, un aereo proveniente dall'Uruguay con a bordo 45 persone, tra cui un'intera squadra di rugby uruguaiana in viaggio verso il Cile per una partita a Santiago, incontrò il destino più crudele sulle montagne delle Ande. Un errore di valutazione del primo pilota, che tentò una discesa prematura verso l'aeroporto di Santiago, portò alla catastrofe: l'aereo si schiantò contro la cordigliera, perdendo l'ala destra e scivolando lungo un pendio fino a fermarsi nella neve. L'impatto fu fatale per 12 passeggeri. 

  I sopravvissuti si ritrovarono intrappolati a oltre 4500 metri d'altitudine, in un ambiente ostile dove le temperature notturne potevano scendere fino a -30 gradi. Senza esperienza di sopravvivenza in alta montagna, furono costretti a bere neve fusa e a razionare scarse scorte di cibo fino all'esaurimento. La disperazione li spinse all'estremo: il cannibalismo divenne l'unica via per restare in vita. Nel frattempo, i soccorsi cercavano l'aereo lungo tutta la catena andina. Ma la fusoliera bianca dell'aereo si confondeva con la neve, rendendo vane le ricerche. Le autorità decisero quindi di interrompere le operazioni, lasciando i sopravvissuti in una situazione disperata.

  La svolta avvenne quando tre dei sopravvissuti, tra cui Nando Parrado, intrapresero un audace viaggio oltre le montagne in cerca di aiuto. Dopo tre giorni di marcia estenuante, trovarono soccorso e fornirono informazioni cruciali sul luogo dello schianto. Grazie a loro, il 22 dicembre 1972, due elicotteri localizzarono la fusoliera e salvarono i 16 sopravvissuti, dopo 74 giorni di agonia. La montagna che fu teatro dello schianto venne ribattezzata "Ghiacciaio delle Lacrime", un nome che testimonia la sofferenza e la tragedia vissuta da coloro che furono coinvolti in uno dei più drammatici incidenti aerei della storia. Questa tragedia rimane impressa nella memoria collettiva come un racconto di coraggio, disperazione e istinto di sopravvivenza, un monito sulla fragilità umana di fronte alla forza implacabile della natura.

Cronaca

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