In un mondo dove la ricerca della forma perfetta si scontra con la realtà di scorciatoie chimiche, la palestra di un imprenditore 38enne a Cagliari si è rivelata essere più un supermercato di sostanze illegali che un tempio del benessere fisico.
La sorpresa? Non tanta.
La polizia, evidentemente annoiata dal solito giro di patenti scadute e semafori rotti, ha deciso di fare una "visita di cortesia" alla palestra del nostro, trovando un assortimento degno di un piccolo narcotrafficante: cocaina, eroina e fiale di anabolizzanti che si vendono solo sotto banco o, in questo caso, sotto il bilanciere.
Il proprietario, già un vecchio amico delle forze dell'ordine per questioni simili, gestisce anche un negozio di integratori nel quartiere San Michele. Ora, a quanto pare, dovrà aggiungere alla sua lista di attività il soggiorno nel pittoresco carcere di Uta, dopo essere stato arrestato in flagranza di reato.
Con circa 150 grammi di cocaina, 8 grammi di eroina, attrezzature per il confezionamento e un gruzzoletto in contanti, il nostro "imprenditore della forma fisica" è stato condotto direttamente dietro le sbarre.
Oltre al classico spaccio, si aggiunge la ciliegina sulla torta: ricettazione e detenzione di sostanze dopanti, probabilmente destinate a quei culturisti che pensano che il segreto di un corpo scolpito sia in una siringa piuttosto che in una dieta equilibrata.
La morale della favola? Forse è meglio fare un po' di jogging all'aria aperta, lontano dalle tentazioni degli "imprenditori della salute" che si rivelano essere semplici commercianti di illusioni e dipendenze.