In Sardegna, l'emergenza siccità che fino alla scorsa settimana aveva messo in difficoltà l'isola sembra finalmente rientrare grazie alle recenti piogge. La "Cabina di regia" della Regione, composta dall'Agenzia Regionale del Distretto Idrografico (Adis) e dall'Ente Acque della Sardegna (Enas), aveva precedentemente deciso di aumentare le restrizioni sull'uso dell'acqua per l'agricoltura, pianificando la chiusura dell'acqua dalla diga di Maccheronis e limitando quella erogata dal bacino di Monte Lerno.
Tuttavia, le piogge arrivate hanno portato a una sospensione di queste decisioni, permettendo di attendere ulteriori sviluppi.
Prima dell'arrivo delle precipitazioni, la situazione era critica, con i livelli degli invasi leggermente migliorati ma comunque in stato di allerta. Dei 29 invasi monitorati, solo il Liscia operava in regime ordinario, mentre gli altri presentavano livelli di allerta elevati. Questa condizione aveva portato alla decisione di chiudere l'approvvigionamento idrico da due importanti invasi, Maccheronis e Monte Lerno, decisione che è stata poi ridefinita come una mera indicazione in seguito alle precipitazioni.
Le piogge non solo hanno migliorato la situazione idrica, ma hanno anche riempito le falde, con aspettative di ulteriori miglioramenti nei prossimi giorni. Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ha rivelato che nelle ultime 48 ore, l'invaso di Maccheronis ha ricevuto due milioni di metri cubi d'acqua, con una stima di circa 500mila metri cubi al giorno per i prossimi dieci giorni. Anche la diga di Pedra e Othoni, sul Cedrino, si avvicina alla sua capacità massima.
Inoltre, le previsioni meteo favorevoli contribuiscono a un cauto ottimismo per il rientro alla normalità. Entro breve, l'invaso di Maccheronis potrebbe raggiungere i 12 o 13 milioni di metri cubi d'acqua, su una capacità massima di 24 milioni.
Nonostante l'attuale miglioramento, la situazione rimane di attenzione. Toni Stangoni, presidente del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna, ha sottolineato la necessità di un piano pluriennale di finanziamenti per nuove condotte idriche, al fine di evitare future perdite e garantire un approvvigionamento idrico efficiente e sostenibile per l'isola.