Cronache della Repubblica: Sandro Pertini, il presidente amato dal popolo

  Benvenuti al settimo appuntamento di "Cronache della Repubblica". Oggi esploriamo la vita e il mandato di Sandro Pertini, settimo Presidente della Repubblica Italiana. Pertini è una delle figure più amate e rispettate nella storia italiana, simbolo di integrità, coraggio e dedizione al bene comune.

  Nato il 25 settembre 1896 a Stella, in provincia di Savona, Alessandro "Sandro" Pertini crebbe in una famiglia di forti convinzioni politiche. Dopo aver completato gli studi in giurisprudenza e scienze politiche, Pertini partecipò alla Prima Guerra Mondiale, distinguendosi per il suo coraggio sul campo di battaglia. Fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare, un riconoscimento che già prefigurava il suo carattere indomabile. Dopo la guerra, Pertini si avvicinò al Partito Socialista Italiano (PSI), abbracciando con fervore gli ideali di giustizia sociale e democrazia. La sua attività politica lo portò a scontrarsi con il regime fascista, che vedeva nei socialisti un pericolo per il proprio dominio. 

  Pertini non si tirò mai indietro: continuò a combattere il fascismo con tutte le sue forze, subendo arresti, condanne e confinamenti. Nel 1926, fu arrestato per aver organizzato un attentato contro Mussolini e, successivamente, condannato a 10 anni di reclusione. Durante il periodo di detenzione, Pertini mostrò una resistenza morale straordinaria, mantenendo saldi i suoi ideali e infondendo coraggio ai compagni di prigionia. Liberato alla caduta del fascismo, Pertini giocò un ruolo chiave nella Resistenza italiana. Partecipò attivamente alla lotta partigiana e fu tra i protagonisti della liberazione di Milano nell'aprile del 1945. 

  La sua figura divenne emblematica: un uomo che aveva sacrificato la propria libertà e rischiato la vita per la liberazione del paese. Con la fine della guerra, Pertini riprese la sua attività politica. Fu eletto all'Assemblea Costituente nel 1946 e contribuì alla stesura della nuova Costituzione Italiana. Continuò a ricoprire ruoli di grande responsabilità, divenendo Presidente della Camera dei Deputati e, infine, il 9 luglio 1978, fu eletto Presidente della Repubblica. La presidenza di Pertini è ricordata come una delle più amate e rispettate. Il suo stile diretto, la sua empatia per i cittadini e la sua fermezza nel difendere i principi democratici conquistarono il cuore degli italiani. 

  Celebre fu il suo discorso dopo il terremoto dell'Irpinia nel 1980, quando criticò duramente i ritardi nei soccorsi, mostrando un volto umano e sincero della politica. Un altro momento emblematico della sua presidenza fu la sua presenza ai Mondiali di calcio del 1982. Durante la finale tra Italia e Germania Ovest, Pertini fu immortalato mentre esultava accanto ai calciatori italiani, un'immagine che divenne simbolo di una nazione unita e orgogliosa. La sua passione per lo sport e la sua genuina gioia per la vittoria dell'Italia rappresentarono un momento di rara connessione tra il popolo e il suo Presidente. Pertini non era solo un politico, ma anche un uomo di cultura. Grande ammiratore di Antonio Gramsci, manteneva sempre un forte legame con la letteratura e la filosofia.

  Era convinto che la cultura fosse uno strumento essenziale per la crescita democratica e sociale del paese. Durante il suo mandato, incoraggiò la diffusione della cultura e sostenne numerose iniziative volte a promuovere l'istruzione e la ricerca. Dopo aver lasciato il Quirinale nel 1985, Pertini continuò a essere una figura di riferimento, amato e rispettato da tutte le forze politiche e dalla società civile. Nonostante l'età avanzata, rimase attivo nel dibattito pubblico, offrendo la sua saggezza e la sua esperienza per il bene del paese. Sandro Pertini morì il 24 febbraio 1990, ma il suo spirito e il suo esempio continuano a vivere nella memoria collettiva degli italiani.

  Il suo mandato, caratterizzato da un forte senso di giustizia e di umanità, rimane un punto di riferimento per chiunque creda nei valori democratici e nella dignità dell'uomo. Pertini non era solo un Presidente, ma un simbolo di speranza e di resilienza per l'Italia intera. La sua vita e il suo operato continuano a ispirare nuove generazioni di italiani che vedono in lui un modello di integrità e dedizione al servizio pubblico. Pertini è ricordato anche per alcune curiosità che ne delineano il carattere autentico e umano. Amava giocare a carte e a scacchi, e spesso si intratteneva con gli amici in lunghe partite. Era anche un grande appassionato di calcio e tifoso della Sampdoria, squadra della sua Liguria. Un episodio memorabile lo vede protagonista quando, durante un volo, chiese di poter fumare una sigaretta nonostante il divieto. Con il suo charme e la sua determinazione, riuscì a ottenere il permesso, dimostrando ancora una volta il suo spirito indomabile. Pertini è stato anche protagonista di aneddoti che mostrano il suo rapporto diretto con il popolo. 

  Celebre è il racconto di quando, durante una visita ufficiale, incontrò un gruppo di operai in sciopero e decise di ascoltare personalmente le loro richieste, mostrando una vicinanza rara tra i politici dell'epoca. La presidenza di Sandro Pertini ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Repubblica Italiana. La sua figura continua a essere un simbolo di integrità, coraggio e dedizione al bene comune.

  Non perdete il prossimo appuntamento di "Cronache della Repubblica", dove esploreremo la storia di Francesco Cossiga, ottavo Presidente della Repubblica Italiana e secondo presidente di origine sarda, una figura altrettanto complessa e controversa, capace di suscitare forti emozioni e dibattiti. Per farlo ci avvarremo della collaborazione di uno dei più giovani "cossighiano", Andrea Da Passano, profondo conoscitore dei palazzi romani, ideatore della cerimonia commemorativa per il decennale della scomparsa del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Curatore per Rubettino di Francesco Cossiga "Una vita per la patria" testo commemorativo sulla figura di Cossiga nel decennale della morte, nel 2020.   

Cronaca

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