Disagi in corso per chi viaggia in treno. Oggi, sabato 8 febbraio, il personale RFI della Sala Circolazione e orario della Sardegna ha incrociato le braccia dalle 9 alle 17, per protestare contro le condizioni di lavoro. Lo sciopero è stato proclamato da Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e ORSA Ferrovie.
Alessandro Russu, segretario regionale della Fit Cisl, spiega il motivo della protesta: “La società ha mostrato una netta chiusura rispetto alle nostre rivendicazioni, anche nel corso dell’ultimo incontro nei giorni scorsi. Al mancato rispetto dell’applicazione del contratto collettivo nazionale e degli accordi sindacali sottoscritti, registriamo in Sardegna turni senza pause e il rifiuto di prevedere una figura di supporto per questi lavoratori, che svolgono un ruolo estremamente delicato nella circolazione dei treni.”
Il problema è cronico e, come sottolinea Russu, “l’organico è assolutamente insufficiente, ma da RFI arrivano solo risposte di chiusura.” La situazione è diventata insostenibile, al punto che i sindacati hanno pianificato una serie di scioperi: “Quella di oggi è solo la prima di una serie di giornate di astensione, che proseguiranno finché RFI non ritroverà un atteggiamento più dialogante,” conclude il segretario regionale della Fit Cisl.
Il cuore della protesta è l’organizzazione del lavoro: turni massacranti, mancanza di pause e carenze strutturali che, secondo i sindacati, non rispettano gli accordi e mettono a rischio il benessere dei lavoratori e la sicurezza del servizio ferroviario.
Lo “sciopero del weekend”, soprannominato da alcuni lo “sciopero dell’aperitivo” per la frequenza dei venerdì e sabati coinvolti, torna quindi a creare disagi ai viaggiatori, ma per i sindacati si tratta di una battaglia cruciale. RFI, per ora, non sembra intenzionata a cedere, ma i lavoratori sono pronti a proseguire la loro azione con nuove giornate di mobilitazione già in programma.