Capoterra, lite per un cane finisce nel sangue: 26enne ferito alla spalla, arrestato un 49enne

Una lite apparentemente banale si è trasformata in un episodio di violenza inaudita nella notte tra sabato e domenica a Capoterra, nel Cagliaritano. Un giovane di 26 anni, residente ad Assemini, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla scapola sinistra, sparato – secondo la ricostruzione dei Carabinieri – da un 49enne del posto, ora arrestato con l'accusa di tentato omicidio.

Il fatto è accaduto intorno alle tre del mattino, in piazza Sardegna, dove il 26enne avrebbe inavvertitamente pestato la zampa del cane dell'aggressore. Un gesto fortuito, ma che secondo le indagini avrebbe scatenato l’immediata reazione del padrone dell’animale, che poco dopo – con un gesto premeditato – avrebbe raggiunto il giovane alle spalle ed esploso un colpo di arma da fuoco, prima di darsi alla fuga a piedi.

La vittima si è recata alla guardia medica accompagnata dalla fidanzata, lamentando forti dolori e dichiarando: «Mi hanno sparato». Immediato l’intervento del 118, che ha disposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove il ragazzo è stato ricoverato e si trova in attesa di un intervento chirurgico. Oltre alla ferita alla scapola, ha riportato anche altre lesioni più lievi.

L’episodio ha richiesto l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cagliari, supportati dai militari delle Stazioni di Capoterra e Pula. Le indagini, avviate immediatamente, hanno permesso di risalire in tempi rapidi all’identità dell’aggressore: si tratta di un disoccupato di 49 anni, già noto alle forze dell’ordine.

Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato una carabina ad aria compressa modificata artigianalmente per sparare proiettili calibro .22, oltre al relativo munizionamento. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Uta, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cagliari.

Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la dinamica esatta dei fatti, anche attraverso l’analisi di eventuali immagini di videosorveglianza presenti nella zona. Gli inquirenti intendono appurare anche se vi siano altre persone coinvolte nell’aggressione.

Il gesto, tanto spropositato quanto pericoloso, ha destato sconcerto nella comunità locale. Sullo sfondo resta un interrogativo inquietante: come possa una lite per un animale finire con una pallottola sparata alla schiena.

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