La maggioranza non tarda a replicare alle recenti dichiarazioni del consigliere Alessandro Cocco sulle nomine dei dirigenti comunali. In quest'ultimo intervento, Cocco solleva perplessità riguardo alla pubblicazione in ordine alfabetico dei nomi dei candidati anziché in base ai punteggi.
La risposta della maggioranza è netta: "La valutazione dei candidati è responsabilità della Commissione, non dell’Assessore di riferimento," sottolineano, ricordando al consigliere Cocco due principi fondamentali, definiti con una certa schiettezza.
Il primo è che le questioni amministrative e quelle politiche sono ben distinte: viaggiano vicine, certo, ma su binari paralleli. Il secondo punto è ancora più tagliente: la nomina dei dirigenti spetta al Sindaco, come stabilito dall'articolo 110 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), e avviene su base fiduciaria. Questo principio conferisce al primo cittadino l'autonomia di selezionare i dirigenti basandosi su valutazioni più ampie e generali rispetto al mero punteggio.
La maggioranza, visibilmente infastidita dalle continue pressioni del consigliere, incalza: “Cocco ci spieghi, allora, le ragioni reali delle sue ripetute interrogazioni sulle nomine. Forse immagina di poter influenzare una procedura che, evidentemente, non rientra nelle sue competenze?” La risposta insinua la possibilità che il consigliere abbia in mente un nome specifico, alimentando il dubbio su quali interessi stia realmente perseguendo.
Chiudono con un invito tutt'altro che celato: “Qualunque sia la fiamma che alimenta l'interesse del consigliere per le nomine dirigenziali, sarebbe meglio lasciare che la procedura segua il suo corso senza interferenze.”
Una replica decisa, che traccia una linea tra ruoli e responsabilità e afferma il diritto del Sindaco a operare le sue scelte senza indebite pressioni.