La triste realtà di Alghero colpisce come un pugno nello stomaco. Da tre anni, nella città catalana, non nasce più un bambino. La chiusura del Punto Nascita, avvenuta nel 2021, è una ferita che continua a sanguinare, privando la comunità non solo di un servizio essenziale, ma di una parte della propria anima.
"La notte di San Silvestro 2024 si è conclusa con una gioia inaspettata, quella di una nuova vita venuta al mondo presso l'ospedale AOU di Sassari," ha dichiarato Christian Mulas, Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità. "Alle 19:40 del 31 dicembre 2024, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, si è celebrata la speranza. Tuttavia, questa gioia è un sogno lontano per le famiglie algheresi, che da ormai tre anni non vedono più nascere un bambino nella propria città."
Le mamme algheresi, costrette a viaggiare fino a Sassari per partorire, vivono un disagio che va oltre la logistica. È il simbolo di un diritto negato, di una città privata di una delle sue funzioni più fondamentali.
"Non è più possibile nascere ad Alghero. Questa è la cruda realtà," prosegue Mulas, senza mezzi termini.
Mentre Sassari festeggia un incremento delle nascite – con 1412 neonati nel 2024, un aumento del 16% rispetto all’anno precedente – Alghero resta immobile, spettatrice di un declino che sembra inarrestabile. "La chiusura del Punto Nascita non è solo una questione di numeri: è una ferita profonda che segna la fine di un servizio fondamentale per la nostra comunità," sottolinea Mulas, puntando il dito contro l’immobilismo della Regione.
Le promesse sono state molte, i risultati inesistenti. "Da tre anni la Regione ha promesso e ripromesso interventi, risposte, soluzioni, ma ad oggi non c'è nulla di tangibile," denuncia il Presidente della Commissione. "Solo parole. E intanto Alghero resta isolata, senza un Punto Nascita e senza un futuro per la sua crescita demografica."
Le mamme, intanto, fanno sacrifici enormi, mentre la città perde ogni giorno un pezzetto della sua identità. "È urgente ripristinare il Punto Nascita ad Alghero, per ridare speranza e dignità a tutte le mamme e ai bambini che meritano di nascere e crescere nella propria terra," afferma Mulas, che lancia un appello accorato alla Regione.
Non si può più rimandare. Alghero non può continuare a guardare le culle riempirsi altrove mentre le sue restano vuote. "Se da una parte Sassari piange di gioia per le nuove nascite, Alghero piange perché non può gioire di questa emozione."
Parole forti, che pesano come macigni in una realtà in cui la mancanza di un Punto Nascita non è solo una questione pratica, ma un grido di allarme per una comunità che vuole guardare al futuro, ma a cui si continua a negare la speranza.