Campo boe, la replica di Luca Madau: "Strana solerzia e memoria corta"

La querelle sul campo boe nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia - Isola Piana continua a infiammare il dibattito politico algherese. Dopo la richiesta di accesso agli atti avanzata dal consigliere comunale ed ex presidente del Consiglio regionale Michele Pais, arriva la replica piccata del consigliere del Partito Democratico Luca Madau, che mette in discussione la tempistica e la coerenza dell’iniziativa di Pais. In una nota, Madau evidenzia l’apparente paradosso dell’intervento di Pais, sottolineando come oggi si erga a "paladino della cautela amministrativa", mentre in passato non abbia sollevato alcuna obiezione quando il progetto è stato portato avanti "a porte chiuse" dalla precedente amministrazione. "Fa sorridere la solerzia ‘in zona Cesarini’ del consigliere Pais sulla vicenda del campo boe. Oggi dichiara che ‘spendere i soldi solo perché si hanno dei finanziamenti, oltre che essere uno spreco di denaro pubblico, non può certamente costituire un ricatto nei confronti di chi è chiamato a prendere una decisione in maniera responsabile e consapevole’. Curioso che lo stesso principio non venga applicato ad altri temi, come quello del treno a idrogeno, su cui evidentemente l’urgenza di approfondimenti e valutazioni economiche e ambientali passa in secondo piano", attacca Madau. Ricorda che il progetto ha origine nel 2023, quando il piano di ampliamento del campo boe è stato approvato dall’azienda speciale Parco di Porto Conte sotto un consiglio di amministrazione nominato dalla scorsa amministrazione. Secondo il consigliere del PD, sarebbe stato in quel momento che sarebbero dovute emergere le richieste di approfondimento e coinvolgimento degli esperti e delle categorie della nautica, non ora, quando il progetto è già stato modificato e ridimensionato dalla Regione. "Quelli erano i tempi in cui si dovevano invocare approfondimenti, coinvolgimento delle categorie della nautica e confronto con esperti. Oggi il tema è finalmente in discussione grazie alle azioni dell’amministrazione Cacciotto e del presidente Orrù, che affrontano la questione con la trasparenza e la responsabilità necessarie", aggiunge Madau, rivendicando il lavoro dell’attuale amministrazione comunale.

Tuttavia, va considerato che nel 2023 Pais ricopriva il ruolo di presidente del Consiglio regionale della Sardegna, una posizione che non gli conferiva poteri esecutivi diretti sulla gestione del progetto del campo boe. Nonostante ciò, avrebbe potuto sollevare la questione in Consiglio regionale, promuovendo audizioni, interrogazioni o richieste di chiarimenti alla Giunta. Il fatto che lo faccia solo ora, con il progetto già avviato, lascia spazio a critiche di tempismo politico e opportunismo. Il campo boe di Capo Caccia continua a essere uno dei temi più dibattuti della politica algherese, con una frattura netta tra favorevoli e contrari. L’iniziativa nasce con l’intento di proteggere le praterie di Posidonia e regolamentare gli ormeggi, evitando l’impatto distruttivo delle ancore. Tuttavia, il piano è stato contestato da una parte del mondo della nautica e del turismo, che teme un eccessivo ridimensionamento degli spazi di ormeggio con conseguenze economiche per il comparto.

Nonostante la riduzione del numero di boe imposta dalla Regione – che ha eliminato gli ormeggi più vicini alle falesie e ridotto gli ancoraggi previsti alla Baia delle Ninfe – il progetto resta al centro di polemiche politiche e sociali. Da un lato, associazioni ambientaliste come Italia Nostra e Lipu continuano a chiedere ulteriori restrizioni per evitare impatti negativi sugli ecosistemi dell’Area Marina Protetta. Dall’altro, operatori turistici e consiglieri di opposizione, come Pais, insistono sul rischio che il progetto possa penalizzare l’economia legata alla nautica. Se da un lato il Partito Democratico e l’attuale amministrazione sostengono di aver aperto un dibattito trasparente sulla questione, dall’altro la richiesta di accesso agli atti da parte di Michele Pais sembra voler far emergere ulteriori criticità nel progetto. "Noi non ci tiriamo indietro davanti alle incombenze del nostro ruolo, anche quando sono proprio coloro che hanno causato il problema a chiederci di risolverlo", conclude Madau, evidenziando la contraddizione politica dietro le recenti richieste dell’opposizione. Quella del campo boe è una partita ancora aperta. Le prossime settimane potrebbero essere decisive per capire se ci saranno ulteriori modifiche al piano o se la tensione politica si tradurrà in nuove azioni formali da parte delle istituzioni e dei comitati coinvolti.

Politica

Palmadula, PSd’Az a confronto sul futuro agricolo della Nurra
Si è svolto questa mattina a Palmadula, presso i locali delle scuole medie, un incontro promosso dal Partito Sardo d’Azione, incentrato sulle criticità e le prospettive del comparto agricolo e zootecnico della Nurra. A introdurre i lavori è stata Patrizia Zallu, vice...