Ad Alghero si torna a parlare di pulizia. Non quella dell’anima, ma delle strade, che è poi l’aspetto più visibile del decoro urbano. L’Amministrazione ha messo sul piatto oltre 86 milioni di euro per un nuovo appalto dell’igiene urbana, che dovrebbe durare otto anni e promettere mari e monti: raccolta porta a porta estesa a tutto il territorio, ritorno della pulizia manuale delle strade, contenitori intelligenti e perfino un operatore di quartiere.
La Giunta comunale, con la delibera del 27 dicembre, ha dato il via libera al progetto. Il servizio attuale continuerà fino al 31 ottobre 2025, ma l’idea è di partire subito con il piede giusto. "Vogliamo una città più pulita e accogliente", dichiara il sindaco Raimondo Cacciotto, che evidentemente punta a fare del decoro un marchio di fabbrica.
E sulla carta il piano non manca di ambizione.
Ci sarà anche un nuovo Ecocentro nella zona sud della città e il passaggio alla famigerata Tariffa Puntuale, che dovrebbe responsabilizzare i cittadini sui rifiuti prodotti. Ma è proprio qui che il piano incontra il suo primo ostacolo: le buone intenzioni si scontrano spesso con la realtà, fatta di abitudini consolidate e scarso senso civico. Lo sa bene l’assessore all’Ambiente, Raniero Selva, che già mette le mani avanti: "Serve la collaborazione di tutti". Come dire: se non funziona, sapete con chi prendervela.
Resta da vedere se questo maxi appalto riuscirà davvero a cambiare le cose. Per ora, Alghero rimane quella di sempre: una città piena di fascino, ma con strade che a volte ne tradiscono l’immagine. E come sempre, la soluzione sarà da cercare non tanto nei progetti faraonici, ma nei dettagli. Quelli che, per intenderci, si vedono anche a occhio nudo.