Alghero si prepara a risolvere definitivamente il problema dei cumuli di posidonia spiaggiata, grazie a un progetto innovativo avviato durante l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Mario Conoci e dall’ex assessore all’Ambiente Andrea Montis. Un’iniziativa che promette di restituire ai litorali la loro bellezza naturale e di affrontare in modo sostenibile una delle sfide ambientali più sentite del territorio.
Nella zona industriale di San Marco sono già in corso i lavori per realizzare un impianto dedicato al trattamento della posidonia raccolta, che permetterà di separare la preziosa sabbia dai residui inquinanti. Accanto a questa infrastruttura, verrà realizzato a breve un piazzale per la cosiddetta “messa a riserva,” destinato ad accogliere la posidonia prelevata dai litorali e a gestirla in modo definitivo.
Grazie a un finanziamento regionale di 2 milioni di euro stanziato nel dicembre 2023 e al coinvolgimento del Consorzio Industriale di Sassari, che ha avviato le procedure per l’affidamento dei lavori, saranno eliminati i cumuli di posidonia presenti da decenni in aree come San Giovanni, Punta Negra e Cuguttu.
“È il frutto di un lavoro iniziato con grande impegno dalla nostra amministrazione,” hanno dichiarato Conoci e Montis, sottolineando come l’iniziativa abbia saputo catalizzare importanti risorse, tra cui 5 milioni di euro dal PNRR per l’impianto e 2 milioni dalla Regione per la messa a riserva. “Un totale di 7 milioni di euro che consentiranno di risolvere in maniera sostenibile il fenomeno dello spiaggiamento della posidonia e di farlo seguendo principi di circolarità.”
Il nuovo impianto rappresenta un esempio di innovazione ambientale. La sabbia igienizzata sarà riposizionata sulle spiagge di origine, contribuendo a contrastare l’erosione costiera, mentre la posidonia, una volta lavata e desalinizzata, potrà essere utilizzata in agricoltura e bioedilizia. Anche i residui plastici saranno avviati al riciclo. Questo approccio garantirà un impatto positivo non solo su Alghero, ma su tutto il nord Sardegna, offrendo un servizio replicabile in altre località e includendo la gestione delle terre di spazzamento di tutti i comuni.
“Abbiamo lavorato con determinazione per creare un’infrastruttura utile non solo ad Alghero, ma a tutto il territorio,” hanno aggiunto gli ex amministratori, ricordando come la collaborazione tra Comune, Provincia e Consorzio Industriale sia stata cruciale per il successo dell’iniziativa.
Il progetto rappresenta una vittoria per l’intero territorio, dimostrando che la pianificazione strategica e l’impegno congiunto possono trasformare una problematica ambientale in un’opportunità di crescita e sostenibilità. Alghero, ancora una volta, si pone come esempio virtuoso per tutta la Sardegna.