Sassari, violenta lite tra giovani sotto il Ponte Rosello: uno finisce in ospedale

  Nel cuore della notte sassarese, sotto un cielo carico di tensione e silenzi interrotti, due giovani destini si sono incrociati in una lite furibonda. Via Col di Lana, all'ombra del Ponte Rosello, è diventata teatro di una tragedia urbana che lascia il sapore amaro dell'inquietudine. 

  Le voci sussurrano di questioni legate alla droga, di parole pesanti trasformate in gesti violenti. La discussione è degenerata oltre il punto di non ritorno, esplodendo in uno scontro fisico. Uno spintone, forse un attimo di perdita di controllo, e uno dei due giovani è precipitato da un'altezza di circa due metri. Il suo corpo ha incontrato la durezza dell'asfalto, mentre la notte si faceva ancora più scura. Le sirene hanno squarciato il silenzio. Gli operatori del 118 sono accorsi, luci blu che lampeggiavano come cuori pulsanti nella penombra. Hanno soccorso il ragazzo, trasportandolo d'urgenza in ospedale. Non sappiamo quale sia il suo stato, ma immaginiamo le preghiere silenziose di una madre, l'angoscia sospesa di chi lo ama. 

  Sul luogo, gli agenti della Polizia di Stato hanno iniziato a raccogliere i frammenti di una storia spezzata. Indagano, cercano di ricomporre i pezzi di un puzzle intricato, forse segnato da scelte sbagliate, da un destino che si è accanito troppo presto. Sassari vive un'ombra che si allunga da settimane. Incendi di auto, spaccate nei negozi, furti che si susseguono come note stonate in una melodia altrimenti armoniosa. 

 La città, con le sue strade acciottolate e i suoi angoli di bellezza, sembra trattenere il fiato, in attesa di un cambiamento, di una luce che rischiari queste notti troppo lunghe. 

  Ma non tutto è perduto. A Silanus, il vento porta con sé note di festa e orgoglio. Il paese si prepara a indossare le vesti della contrada senese della Lupa per celebrare Dino "Velluto" Pes, il fantino che ha trionfato al Palio di Siena. Domani, primo novembre, le vie risuoneranno di canti, risate, applausi. È la gioia di una comunità che si stringe attorno al suo eroe, che vive attraverso le sue imprese un sogno collettivo. La palestra scolastica accoglierà un convegno sugli sport equestri, una celebrazione non solo di un uomo, ma di una passione che scorre nelle vene di molti. La piazza Carraghentu diventerà il cuore pulsante di una serata fatta di musica, tradizione, convivialità. Due mila persone attese, per condividere un momento che sa di orgoglio e appartenenza. 

  E mentre Silanus festeggia, ad Olbia si fa i conti con il passato. Undici anni dopo l'alluvione che ha strappato via sei vite, le tre figlie di Anna Ragnedda ricevono un risarcimento di 180 mila euro. Una cifra che non potrà mai colmare il vuoto, ma che rappresenta un riconoscimento tardivo di un dolore che ha segnato un'intera comunità. Le ferite del ciclone Cleopatra sono ancora aperte, ma forse questo gesto può essere un passo verso la guarigione. Intanto, a Tempio, le transenne attorno alla cattedrale annunciano l'inizio di un restauro atteso e necessario. Un simbolo di rinascita, di cura per ciò che è prezioso e fragile. La chiesa continuerà ad accogliere i fedeli, mentre mani sapienti lavoreranno per restituirle lo splendore che merita. 

  Sono frammenti di storie che si intrecciano in questa terra antica e fiera. Luoghi dove il dolore e la gioia si sfiorano, dove la violenza di una notte può essere lenita dalla festa di un giorno. La Sardegna ci insegna che la vita è fatta di contrasti, di ombre e luci, e che sta a noi trovare il modo di attraversarla con dignità e speranza.

Cronaca

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