Oggi, mercoledì 26 marzo, la comunità cagliaritana darà l'ultimo saluto a Manola Mascia e Paolo Durzu, i due giovani vittime della tragedia avvenuta la scorsa settimana a Cala Fighera. I funerali della ventottenne Manola Mascia si terranno alle 14:45 nella chiesa della Madonna Miracolosa nel quartiere di San Michele a Cagliari, dove la giovane risiedeva con la sua famiglia. Contemporaneamente, alle 15:00, nella chiesa di Sant'Antonio a Quartu Sant'Elena, si svolgeranno le esequie di Paolo Durzu, il trentenne compagno della ragazza.
La tragedia si è consumata il 18 marzo 2025, quando Manola Mascia e Paolo Durzu sono precipitati dalla scogliera di Cala Fighera, nella zona della Sella del Diavolo a Cagliari. I due giovani, secondo quanto emerso dalle indagini, frequentavano abitualmente quel promontorio, nonostante l'area presenti divieti per rischio frane. La loro ultima escursione si è purtroppo conclusa in tragedia, in un luogo dove altre vite sono state spezzate in passato, come testimonia una croce commemorativa presente sul posto.
Le salme dei due giovani sono state restituite alle rispettive famiglie nella mattinata di lunedì 24 marzo, dopo il completamento degli accertamenti necroscopici condotti dal medico legale Roberto Demontis. Gli esami hanno confermato quanto emerso dalla prima ispezione esterna dei corpi: le lesioni che hanno causato il decesso sono risultate compatibili con una caduta dal costone roccioso. Si attendono ora i risultati degli esami tossicologici e istologici, che potrebbero fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto.
Proseguono intanto le indagini della squadra mobile della questura di Cagliari, coordinata dal dirigente Davide Carboni. Gli investigatori si preparano ad analizzare il telefono cellulare di Durzu, recuperato nel borsello vicino al corpo della fidanzata, dal quale potrebbero emergere elementi utili per ricostruire le ultime ore di vita della coppia. Ulteriori informazioni sono attese anche dalle riprese delle telecamere presenti nella zona.
L'ipotesi principale rimane quella di un tragico incidente: la coppia amava molto Cala Fighera e spesso organizzava escursioni giornaliere sul promontorio, avventurandosi anche in aree interdette al passaggio per la presenza di frequenti frane e smottamenti. L'ultima passeggiata si è rivelata fatale, nello stesso luogo dove altre tragedie simili sono avvenute in passato.
I funerali di Paolo Durzu si terranno domani alle 15:00 nella chiesa di Sant'Antonio a Quartu Sant'Elena. Per quanto riguarda Manola Mascia, le esequie si svolgeranno alle 14:45 nella chiesa della Madonna Miracolosa (nota anche come chiesa della Medaglia Miracolosa) nel quartiere cagliaritano di San Michele, dove la giovane viveva con la sua famiglia.
La chiesa della Medaglia Miracolosa, situata nel cuore del quartiere San Michele di Cagliari, è un importante punto di riferimento per la comunità locale. Edificata tra il 1962 e il 1969, è stata fin dall'inizio affidata alle cure pastorali dei padri vincenziani e rappresenta non solo un luogo di culto ma anche un centro aperto alla socialità del quartiere.
La tragica scomparsa dei due giovani ha profondamente colpito sia la comunità di San Michele a Cagliari che quella di Quartu Sant'Elena, dove i due erano conosciuti e amati. Le due cerimonie funebri, che si svolgeranno quasi in contemporanea, permetteranno a familiari, amici e conoscenti di dare l'ultimo saluto a Manola e Paolo, uniti nella vita e nella morte.
La tragedia di Cala Fighera ha spezzato prematuramente le vite di due giovani amanti della natura e dei paesaggi selvaggi della costa cagliaritana. Mentre le comunità di Cagliari e Quartu Sant'Elena si preparano a dare l'ultimo saluto a Manola e Paolo, restano ancora interrogativi sulle esatte dinamiche dell'incidente, che le autorità stanno cercando di chiarire attraverso accurate indagini.
Questo doloroso evento riporta all'attenzione il tema della sicurezza nelle aree naturali con accesso limitato o vietato a causa di pericoli oggettivi come frane e smottamenti. Una vicenda che invita alla riflessione sull'importanza di rispettare i divieti e le segnalazioni di pericolo anche nei luoghi più suggestivi e apparentemente innocui del nostro territorio.