Alghero: Mulas contro Cacciotto, scontro interno alla maggioranza sul campo boe

La vicenda del Campo Boe di Alghero si trasforma in un vero e proprio scontro interno alla maggioranza. Dopo l’intervista rilasciata questa mattina dal sindaco Raimondo Cacciotto a La Nuova Sardegna, in cui ha puntato il dito contro la gestione del progetto da parte della precedente amministrazione del Parco di Porto Conte, arriva la dura replica di Christian Mulas, presidente della Commissione consiliare Ambiente. Mulas, esponente della maggioranza che sostiene Cacciotto, non accetta le accuse rivolte alla precedente amministrazione e mette in discussione l’intera impostazione della polemica, ricordando che molti degli attuali amministratori erano presenti nelle stesse assemblee che approvarono il progetto. Il dibattito sul Campo Boe è esploso dopo che la Regione ha dato il via libera definitivo al progetto il 18 marzo, seguito dall’ordinanza della Capitaneria di Porto il 19 marzo, che ha autorizzato il posizionamento delle 61 boe previste nella rada di Alghero. L’amministrazione Cacciotto ha subito preso le distanze dal progetto, evidenziando le criticità e attribuendo la responsabilità alla gestione precedente.

Secondo il sindaco, il progetto così com’è stato concepito non va bene e dovrà essere rimodulato, ma ormai l’iter è arrivato a un punto tale da rendere difficoltoso qualsiasi intervento. La reazione di Mulas arriva proprio su questa impostazione: il presidente della Commissione Ambiente contesta l’atteggiamento del sindaco, definendolo un tentativo di scaricare le colpe su altri e di riscrivere la storia politica del progetto. “Trovo irrispettoso questo atteggiamento”, dichiara Mulas, “soprattutto alla luce del fatto che alcune delle persone che oggi affiancano il sindaco provengono proprio dalla ‘destra’ che ha governato in passato”.

Il riferimento è chiaro: nella giunta Cacciotto siedono figure che in passato hanno sostenuto le amministrazioni di centrodestra, e dunque attribuire l’intera responsabilità del progetto alla vecchia giunta appare, secondo Mulas, una manovra strumentale.

“La politica urlata, fatta di improperi spesso pesanti nei confronti di chi ha governato in passato, sembrava essere una pratica superata”, aggiunge il presidente della Commissione Ambiente, che denuncia una certa ipocrisia nel dibattito. “La nuova amministrazione si presenta con una maggioranza e un consiglio comunale composti in larga parte da figure che hanno ricoperto ruoli rilevanti nell’arco degli ultimi 15-20 anni della politica algherese”. Mulas evidenzia poi un altro punto chiave: l’assemblea del Parco di Porto Conte e quella dell’Area Marina Protetta coincidono con il Consiglio Comunale. Questo significa che le decisioni prese in quelle sedi sono state votate anche da alcuni degli attuali esponenti della maggioranza“Va ricordato che molti degli attuali amministratori erano presenti in quella stessa assemblea”, sottolinea Mulas, che invita a una maggiore coerenza nelle critiche al passato.

Pur riconoscendo che la gestione del progetto possa essere migliorata, Mulas considera fuori luogo apprendere dagli organi di stampa attacchi contro chi ha governato fino a pochi mesi fa, soprattutto perché, a suo dire, gli stessi attori che oggi criticano il progetto hanno avuto la possibilità di intervenire in passato e non l’hanno fatto“Non accettiamo lezioni da nessuno, né da chi in passato è rimasto in silenzio né da chi oggi si alza a fare la morale”, afferma Mulas in una stoccata diretta al sindaco.

Il presidente della Commissione Ambiente difende il ruolo del settore nautico, che considera un comparto fondamentale per l’economia di Alghero e che oggi rischia di essere penalizzato da una gestione poco chiara della questione. Se da un lato Mulas si dice disponibile a prendere in considerazione le istanze degli operatori nautici, dall’altro avverte che è inutile far finta di poter tornare indietro, perché ormai il progetto è stato autorizzato e bloccarlo significherebbe incorrere in pesanti conseguenze economiche e giuridiche. Il problema di fondo, secondo Mulas, è che chi oggi grida allo scandalo ha avuto la possibilità di intervenire in passato, quando la Regione aveva riaperto i termini per proporre osservazioni a settembre 2024, ma nessuna parte politica ha mosso un dito.

L’intervento di Mulas apre una frattura interna alla maggioranza. Il fatto che un presidente di Commissione, esponente della coalizione che sostiene il sindaco, contesti pubblicamente la linea adottata da Cacciotto sul Campo Boe dimostra che il fronte politico che guida il Comune di Alghero non è così compatto come potrebbe sembrare. Se da un lato Cacciotto vuole marcare la discontinuità con il passato, dall’altro Mulas lo richiama alla realtà: le responsabilità sul progetto sono trasversali e non possono essere scaricate unicamente sul centrodestra. La tensione è destinata a proseguire, con un confronto che si sposterà presto in Consiglio Comunale, dove il sindaco dovrà chiarire la sua posizione e la maggioranza dovrà decidere se continuare a difendere il progetto o tentare una difficile rimodulazione.

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