Si avviano alla conclusione i lavori per la realizzazione dell’impianto di trattamento della posidonia spiaggiata nell’area industriale di San Marco. Un’opera attesa da anni, che potrebbe finalmente segnare la svolta nella gestione degli accumuli di posidonia sul litorale algherese, in particolare al Lido di San Giovanni.
A renderlo noto è Pietro Sartore, consigliere comunale del Partito Democratico, che sottolinea come “nei prossimi giorni partiranno anche i lavori per l’area di messa in riserva (dove potrà essere stoccata la posidonia in attesa di essere trattata), cosa che apre alla concreta possibilità di veder a breve liberati dalla posidonia i siti di stoccaggio, che non fanno certo bella mostra sull’arenile di Alghero, a cominciare da quello che da anni ha sottratto al pubblico utilizzo il Lido di San Giovanni”.
Il nuovo impianto, una volta a regime, consentirà il recupero della sabbia tramite lavaggio, permettendone il reintegro sulle spiagge, mentre la posidonia potrà essere riutilizzata, in primo luogo per la produzione di substrato vegetale. Sartore rivendica il valore della continuità amministrativa, ricordando che in Italia “la durata di un mandato amministrativo non è praticamente mai sufficiente per portare a termine un’opera pubblica” e che, proprio per questo, “i buoni amministratori sono quelli che, oltre a portare avanti le loro idee, sanno proseguire, magari con piccole modifiche migliorative, ma senza stravolgimenti, il lavoro di chi li ha preceduti”.
L’intervento, secondo il consigliere, rappresenta “uno dei rari esempi in cui nella nostra città si è praticata in modo virtuoso la continuità amministrativa”. Il progetto nacque durante la giunta di centrosinistra, con l’assessorato all’ambiente guidato da Raniero Selva, grazie alle risorse reperite a Cagliari da Raimondo Cacciotto, allora consigliere regionale.
“In quella fase – ricorda Sartore – si iniziò a lavorare per restituire agli algheresi parte del Lido di San Giovanni. La posidonia allora, come speriamo ancora per poco, per essere lavata doveva poi essere portata nello stabilimento di Quartu, da cui ritornavano indietro camion di sabbia pulita”. A quel lavoro ha dato seguito anche la giunta Conoci, con Andrea Montis all’ambiente, che “ha avuto il merito di credere in quella operazione e di darle seguito. Di concerto con la Provincia di Sassari ha così avviato la realizzazione dell’impianto nell’area industriale di San Marco, cosa che, ovviamente, renderà meno oneroso liberare gli arenili dalla posidonia e restituire loro la sabbia lavata”.
Contattato in merito, lo stesso Andrea Montis ha dichiarato: «Sono orgoglioso di aver avviato da zero questa iniziativa ed oggi vederla, in così breve tempo rispetto a tante altre opere, vicina al traguardo. È stato importantissimo attivare con successo un’azione di territorio, con Provincia e Consorzio Industriale, per dotare non solo la nostra città ma tutto il nord Sardegna di un’infrastruttura che potrà servire anche altre località con il medesimo fenomeno di Alghero e trattare, inoltre, le terre di spazzamento di tutti i comuni. Una partita vinta grazie al contributo di amministrazioni differenti, in cui ognuna ha fatto la propria parte. Un ringraziamento anche a Sartore per la correttezza dimostrata, che di questi tempi è sempre più rara».
Oggi, con l’amministrazione guidata da Raimondo Cacciotto e con Selva nuovamente alla guida dell’assessorato all’ambiente, si può finalmente concludere l’opera. “I cui dipendenti in questi anni – osserva Sartore – hanno rappresentato il principale virtuoso fattore di continuità”. La realizzazione dell’area di messa in riserva e il completamento dell’impianto di trattamento rappresentano dunque l’ultima tappa di un percorso lungo e complesso. “Finalmente – conclude Sartore – gli algheresi e i loro ospiti potranno riprendere possesso di quegli spazi che per troppo tempo sono stati loro sottratti per essere utilizzati per stoccare la posidonia”.