Michele Pais: "Neurochirurgia a Sassari al collasso. E la Regione resta in silenzio"

"Il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Sassari è ormai giunto a un punto di rottura. Una situazione drammatica, che denuncio con forza e responsabilità, affinché si ponga immediatamente rimedio prima che si arrivi al punto di non ritorno" Ad intervenire è Michele Pais, già presidente del consiglio regionale e esponente della Lega. "Attualmente, a fronte di una necessità organica minima di 10 medici, sono soltanto sei quelli effettivamente in servizio. E due di questi hanno già manifestato l’intenzione di abbandonare l’ospedale, perché non più in grado di reggere il peso di turni massacranti e carichi di lavoro insostenibili. Una situazione non più tollerabile, che, se dovesse concretizzarsi con la loro uscita, porterebbe di fatto alla chiusura del reparto di Neurochirurgia, un presidio chirurgico salvavita fondamentale per tutto il nord Sardegna" dichiara Pais. "Ma anche se questi professionisti fossero convinti a rimanere, la condizione del reparto resterebbe comunque gravemente compromessa. Il personale medico è ridotto all’osso, costretto a operare al limite delle proprie forze, con gravi rischi per la salute dei pazienti e per l’incolumità degli stessi operatori sanitari" Per Pais "ciò che lascia ancor più sconcertati è l’assenza di risposta da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Bartolazzi, che non ha ritenuto di intervenire né di assumersi alcuna responsabilità concreta per affrontare l’emergenza". Pais aggiunge poi una stoccata, "così come tacciono inspiegabilmente altri esponenti della maggioranza regionale, che proprio sulla sanità hanno costruito negli anni le proprie fortune politiche, oggi clamorosamente assenti e silenziosi." "Ma Neurochirurgia non è un caso isolato: molti reparti del Santissima Annunziata versano in condizioni critiche, e la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. La Regione ha infatti effettuato un taglio di ben 20 milioni di euro alla sola ASL di Sassari, proprio sulle spese per il personale. Questo significa inevitabilmente riduzione dei servizi negli ospedali di Alghero e Ozieri e un conseguente sovraccarico sul presidio di Sassari, già al collasso. È lecito domandarsi se la giunta regionale, al di là dell’occupazione dei posti di potere, stia realmente affrontando i problemi della sanità isolana. La presidente Todde e la sua squadra avevano promesso soluzioni rapide ed efficaci: ma a un anno dall’insediamento, la situazione è oggettivamente peggiorata. La sanità pubblica non può essere un tema secondario. Non può essere sacrificata sull’altare di logiche politiche e di bilancio. In gioco ci sono la salute e la vita dei cittadini sardi. Mi appello ancora una volta al senso di responsabilità delle istituzioni: servono risposte immediate, servono interventi concreti, servono azioni risolutive. Prima che sia troppo tardi" conclude Pais

Politica

Scontro sulla sanità algherese: Mulas replica a Desirè Manca
Non si spegne la polemica sulla situazione del Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Alghero. Dopo l'intervento dell'assessora regionale al Lavoro Desirè Manca, che ha definito «prive di fondamento» le notizie sulla possibile chiusura notturna del presidio ospedaliero, arriva la replica netta del presid...